I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su UniCredit-Commerzbank, Amplifon ancora in calo
Seduta volatile per i listini europei, compresa Piazza Affari. Con la pubblicazione del dato sull’inflazione Usa per il mese di agosto, la Federal Reserve (Fed) di Jerome Powell avrà il quadro più chiaro in vista della riunione della prossima settimana (18 settembre). Il Cpi Usa di agosto ha mostrato un ulteriore raffreddamento delle pressioni sui prezzi, con l’inflazione in frenata in linea con le attese al ritmo de 2,5% e al 3,2% a livello ‘core’. Su base mensile i dati sono stati un po’ più contrastanti, con un aumento dello 0,2% (invariati rispetto a luglio), sebbene a livello core ci sia stata una leggera riaccelerazione dello 0,3% nel mese rispetto allo 0,2% previsto.
Se uno dei market mover della settimana è stato annunciato, ora gli investitori attendono la riunione della Banca centrale europea (Bce) prevista per domani. I mercati si attendono un taglio di 25 punti base, una nuova sforbiciata dopo il taglio di giugno e la pausa di luglio. Attenzione alta anche alla pubblicazione delle nuove proiezioni di crescita dello staff di economisti della Bce, diffuse sempre domani.
“Ci aspettiamo che la Bce tagli i tassi di altri 25 punti base nella riunione del 12 settembre e che riveda al ribasso le proprie previsioni sulla crescita e l’inflazione per il 2024 e 2025. Fino a poco tempo fa, il consenso del mercato era chiaramente orientato a ritenere che il prossimo taglio sarebbe stato effettuato a dicembre. Con l’indebolimento del mercato del lavoro statunitense e le crescenti voci di un possibile taglio di 50 punti base da parte della Fed, non si può escludere che la prossima mossa della Bce arrivi invece ad ottobre”, commenta Michael Krautzberger, global cio fixed income di Allianz Global Investors.
In questo scenario anche Piazza Affari mostra un certo nervosismo, mostrando ora un lieve rialzo a quota 33.318,9 punti (+0,32%) dopo una mattinata all’insegna della volatilità. Tra le storie di giornata c’è quella di UniCredit-Commerzbank. La banca guidata da Orcel ha annunciato stamattina di avere rilevato una quota pari al 9% nel capitale del gruppo tedesco.
UniCredit e l’affaire Commerzbank
Prima dell’avvio delle contrattazioni in Europa, UniCredit svela alcune carte in termini di risiko bancario. La banca di piazza Gae Aulenti ha annunciato di avere acquisito una partecipazione di circa il 9% nel capitale sociale di Commerzbank. “Il 4,49% – precisa una nota – è stato acquistato nell’ambito di un’offerta di accelerated book building condotta per conto della Repubblica Federale di Germania, in linea con l’intenzione di quest’ultima di ridurre la propria partecipazione in Commerzbank. Il rimanente era stato acquistato tramite operazioni sul mercato”. Insieme alla banca tedesca, UniCredit esplorerà possibili opportunità di creazione di valore per gli stakeholder di entrambe.
Ogni decisione in merito alla partecipazione dovrà essere coerente con i parametri finanziari di UniCredit. Al fine di mantenere flessibilità, UniCredit presenterà alle autorità competenti, se e quando necessario, le istanze autorizzative per poter eventualmente superare la soglia di partecipazione del 9,9% in Commerzbank. L’operazione, conclude il comunicato, ha un impatto sul CET1 ratio di UniCredit pari a circa 15bps e non influirà sulla politica di distribuzione esistente.
“Unicredit ha scelto finalmente una strada chiara per le proprie strategie di espansione: aumentare la propria esposizione sulla Germania. Il management del gruppo bancario italiano ha deciso di acquistare in parte sul mercato e in parte dal Governo tedesco una quota del 9% di Commerzbank, preparandosi a richiedere alla Bce anche la possibilità di aumentare la propria partecipazione”, commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, aggiungendo che “le intenzioni del ceo di Unicredit, Andrea Orcel, siano quelle di creare un grande polo bancario in Germania, tenendo conto che la banca italiana ha già una presenza forte in Germania con HVB (HypoVereinsbank)”. L’esperto conclude: “riteniamo che la strategia su Commerzbank possa essere vincente grazie alla possibilità di ottenere sinergie operative in Germania e di migliorare il proprio posizionamento nel comparto tedesco del corporate banking”.
Se UniCredit resta volatile, registrando un rialzo di circa l’1,25% a 36,523 euro (massimo intraday a 37,26 euro), Banco Bpm è la peggiore del listino con una flessione di oltre l’1%. Per la banca guidata da Castagna con l’operazione Commerzbank si spengono le scommesse su una potenziale operazione di consolidamento del settore con UniCredit.
Amplifon, ancora incertezza per il titolo
Non si spengono i riflettori sul titolo Amplifon dopo la difficile seduta della vigilia, all’indomani dell’evento Apple. Nella serata di lunedì la big tech Usa ha annunciato il lancio degli AirPods nella versione pro, prodotti che rappresentano un potenziale nuovo concorrente sul mercato degli apparecchi acustici. Un annuncio che ha sollevato non pochi timori per i protagonisti del mondo degli apparecchi acustici, tra cui proprio l’italiana Amplifon che ieri ha sofferto in Borsa. Resta una forte incertezza sul titolo che ieri ha chiuso in calo ma ha recuperato rispetto ai forti cali intraday (quasi -6% nel corso della giornata), mentre oggi resta debole e segna una flessione in questo momento dello 0,9% circa.