Btp: emissioni retail anche nel 2025, dal Mef nuovo titolo a 30 anni
In una giornata che vede una parziale risalita dei rendimenti obbligazionari, dopo la discesa della scorsa settimana, arrivano importanti novità per quanto riguarda le emissioni di debito pubblico italiano nel 2025. Visto il successo di quest’anno del Btp Valore, il governo ha intenzione di procedere con nuove emissioni di titoli dedicati ai risparmiatori retail. Ad affermarlo è il sottosegretario del Tesoro, Federico Freni.
Emissioni di Btp per i piccoli risparmiatori anche nel 2025
“Il governo ha sempre puntato sul risparmio retail, abbiamo già fatto tre emissioni dedicate nel 2024 e immagino ci saranno anche l’anno prossimo”. Sono queste le parole del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, intervistato a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.
“La linea del governo è quella di consentire al risparmio retail di partecipare al debito e questo è un approccio politico che condividiamo. Quindi, non fatico a immaginare che ci sia una nuova emissione anche l’anno prossimo”, ha precisato Freni.
Le altre anticipazioni del sottosegretario al Mef Freni
Il sottosegretario è stato incalzato anche sui temi della crescita e delle privatizzazioni. Per quanto riguarda il primo punto, Freni ha confermato la previsione contenuta nel Def di un Pil in espansione dell’1% nel 2024. Il piano di medio termine, da presentare entro il 20 settembre alla Commissione Europea, verrà annunciato “a giorni”.
Sul dossier privatizzazioni, il sottosegretario ha utilizzato una metafora meteorologica, parlando di giornata “serenissima” e ribadendo che non c’è fretta né ansia, soprattutto per Mps, per la quale i lavori sono “in linea con i tempi”.
Qualche ansia agli investitori la crea però il debito pubblico italiano, in aumento verso i 3.000 miliardi di euro. “Quello italiano è uno dei debiti europei con le maggiori emivite, perché il Tesoro ha già aumentato la vita del debito in modo da tenerci indenni da svariate conseguenze negative sui mercati internazionali. Non so se siamo vicini a un ulteriore aumento del ciclo di vita del debito, anche se non credo sia fondamentalmente necessario”.
Dal Mef collocamento sindacato di un nuovo Btp a 30 anni
Per quanto riguarda il calendario delle emissioni di debito pubblico, confermato da Freni, il Mef ha comunicato oggi di aver affidato a Barclyas Bank Ireland, BNP Paribas, BofA Securities Europe, Citibank Europe e Société Générale Inv. Banking il mandato per il collocamento sindacato di un nuovo benchmark a 30 anni BTP con scadenza 1° ottobre 2054.
La transazione sarà effettuata nel prossimo futuro, in relazione alle condizioni di mercato. Pertanto, spiega la nota del Tesoro, le aste di BTP con scadenza superiore ai 10 anni previste per il 12 settembre 2024 non avranno luogo.
Spread Btp-Bund stabile, Btp vicini ai minimi del 2024
Nel frattempo, lo spread Btp-Bund si mantiene intorno ai 145 punti base, sostanzialmente in linea con la media da inizio anno (141 bp). Il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,65%, in lieve risalita (+3 bp) rispetto a venerdì ma ancora in prossimità dei minimi del 2024 (3,55%).
I riflettori sono puntati sulla riunione della Bce in programma giovedì. Lagarde e colleghi dovrebbero procedere con il secondo taglio dei tassi da 25 punti base e comunicheranno le proiezioni economiche aggiornate su inflazione e crescita.
Attenzione anche a quanto avviene oltreoceano, con i dati sull’inflazione americana in calendario domani dopo il report in chiaroscuro sul mercato del lavoro della scorsa settimana, che ha innescato una discesa dei rendimenti propagatasi dagli Usa all’Europa.