Piazza Affari chiude a +0,9%, segnali positivi da inflazione
Seduta positiva per le borse europee e prima parte di sessione in rialzo per i listini americani, malgrado la parziale delusione di Nvidia (-3%). A Piazza Affari, il Ftse Mib termina con un guadagno giornaliero dello 0,9% a 34.192 punti. In luce Tenaris (+5,5%), Stm (+3%) e Interpump (+2,1%), sottotono utilities e tlc con vendite su Telecom Italia (-1,3%), Hera (-1,1%), Inwit (-0,8%) e Italgas (-0,8%).
La società di chip americana ha più che raddoppiato ricavi e utili e ha fornito previsioni superiori alle stime per il trimestre in corso, ma il titolo è stato schiacciato dalle attese esorbitanti e dai dubbi sulla nuova generazione di chip per l’AI Blackwell.
In giornata sono stati diffusi i dati sull’inflazione di Spagna e Germania, rispettivamente in calo al 2,4% e al 2% su base annua armonizzata. Indicazioni rassicuranti per la Bce in vista del report di domani sui prezzi al consumo dell’intera zona euro, che dovrebbero porre il sigillo sul taglio dei tassi a settembre.
Negli Usa, il Pil del secondo trimestre è stato rivisto al rialzo dal 2,8% al 3% annualizzato e i consumi hanno accelerato inaspettatamente al 2,9%, mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono rimaste sostanzialmente stabili a 231 mila unità.
Domani, oltre all’inflazione dell’eurozona, focus anche sul core Pce Usa, la misura dei prezzi preferita dalla Fed.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 138 punti base, con il decennale italiano al 3,66% e il benchmark tedesco al 2,28%.
Tra le materie prime, il petrolio riprende a salire con il Brent a 79 dollari al barile, mentre l’oro scambia a 2.519 dollari l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si riduce a 1,107 mentre il dollaro/yen sale a 145,3.