Wall Street attende segnali sui tassi FED da Jackson Hole
Questa settimana l’attenzione dei mercati finanziari negli States è tutta rivolta al simposio di Jackson Hole, dove la FED potrebbe fornire indicazioni cruciali sulla politica monetaria futura. Le aspettative sono concentrate su un possibile taglio dei tassi, che potrebbe arrivare già a settembre, segnando così un’inversione di tendenza. Mentre la maggior parte delle banche centrali occidentali ha già avviato riduzioni dei tassi, la FED resta cauta, con un solo taglio previsto per il 2024 secondo le guidance di giugno. Vediamo tutto nell’analisi.
Il contesto macroeconomico
Gli indicatori macroeconomici suggeriscono che l’inflazione negli Stati Uniti è in calo, con la maggior parte dei settori in deflazione, a eccezione del mercato immobiliare, che continua a sostenere i dati complessivi. Al contempo, l’economia americana sta mostrando segnali di rallentamento, con un aumento della disoccupazione dal 3,4% al 4,3%. Tuttavia, la crescita economica non è ancora in fase critica, come evidenziato dalla stabilità della spesa dei consumatori e delle richieste di disoccupazione.
Strategie di mercato
In un contesto di incertezza e volatilità crescente, è essenziale preparare i portafogli per affrontare diversi scenari. Le recenti oscillazioni dei mercati sono state influenzate dai dati sulla crescita economica, con il mercato azionario sempre più concentrato su queste dinamiche. La volatilità potrebbe aumentare se la FED deciderà di proseguire con i tagli dei tassi, una mossa attesa da molti analisti.
Focus su settori chiave e aziende
Per attraversare indenni questa fase turbolenta gli investitori potrebbero considerare settori e aziende leader che già hanno attraversato periodi di recessione, come le mid cap statunitensi nei settori agricolo e dei consumi, o le aziende europee del lusso, penalizzate dal rallentamento economico in Cina e in Europa. Anche i mercati cinesi, con valutazioni storicamente basse rispetto agli USA, offrono potenziali opportunità di investimento.
Possibili scenari a Jackson Hole
Secondo Amundi, i mercati azionari hanno mostrato segnali di ripresa dopo il sell-off di agosto, ma le aspettative sui tassi dei Fed funds restano contenute. La FED potrebbe tagliare i tassi di 75 punti base entro fine anno, con un primo taglio atteso già a settembre. Tuttavia, c’è il rischio che gli investitori restino delusi se la FED dovesse enfatizzare l’inflazione ancora presente. In tal caso, un aumento dei tassi a breve termine potrebbe rappresentare un’opportunità per posizionarsi sui titoli di Stato a due anni.
Le prospettive dei mercati
Mark Haefele, CIO di UBS Global Wealth Management, sottolinea che, nonostante una recente correzione, i mercati azionari statunitensi restano favoriti grazie a fondamentali economici solidi e all’attesa di tagli ai tassi da parte della FED. Gli obiettivi di fine anno per l’S&P 500 restano ambiziosi, puntando a 5.900 punti, con un ulteriore rialzo a 6.200 entro giugno 2025.
Insomma, in un panorama incerto, la chiave per gli investitori sarà mantenere un margine di sicurezza nei portafogli, concentrandosi su settori e aziende con valutazioni attrattive e prospettive solide. La riunione di Jackson Hole potrebbe fornire ulteriori chiarimenti sulla direzione che prenderanno i mercati, ma la volatilità resta una componente inevitabile nel contesto attuale.