Cina, riscorso al WTO contro i dazi UE sui veicoli elettrici
La Cina ha deciso di ricorrere all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) in seguito alla decisione dell’Unione europea (Ue) di imporre dazi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi. La misura, adottata a luglio, ha suscitato la reazione di Pechino, che accusa l’Ue di favorire in modo iniquo i produttori nazionali.
In un comunicato del Ministero del Commercio cinese, si legge: “Oggi 9 agosto la Cina ha sottoposto la questione al meccanismo di risoluzione delle controversie dell’Organizzazione mondiale del commercio”.
Questa mossa rappresenta un nuovo capitolo nelle tensioni commerciali tra Cina e Unione europea, con Pechino che cerca di difendere i propri interessi nel mercato globale dei veicoli elettrici. La Cina, uno dei principali produttori mondiali di veicoli elettrici, vede nei dazi un tentativo di limitare la concorrenza e proteggere l’industria automobilistica europea.
La decisione dell’Ue di imporre dazi è stata motivata dalle accuse di concorrenza sleale, con Pechino accusata di fornire sussidi ingiusti ai produttori cinesi di veicoli elettrici. L’Unione europea sostiene che tali sussidi danneggiano i produttori europei, creando una distorsione del mercato.
Il ricorso al Wto è uno strumento legale che permette agli stati membri di risolvere le controversie commerciali attraverso un processo formale. La Cina spera che il Wto possa intervenire per annullare i dazi imposti dall’Ue e ristabilire condizioni di concorrenza equa nel mercato dei veicoli elettrici.