I titoli del giorno a Piazza Affari: bene Tenaris, ST e Azimut sul fondo del Ftse Mib
Ancora una giornata di forti ribassi in Europa, con Piazza Affari che cede circa l’1,6% e si porta a un passo dalla soglia dei 32mila punti. I listini globali risentono dello scivolone di ieri di Wall Street (il Nasdaq ha chiuso con un ribasso di oltre il 2%).
Sui mercati ieri hanno avuto la meglio le preoccupazioni legate al rallentamento della crescita negli Stati Uniti dopo la lettura di alcuni dati macro, come l’Ism manifatturiero sotto le aspettative. Oggi si attendono i dati sul mercato del lavoro, con le “Non-farm payrolls che potrebbero dettare la narrativa macro”. “Qualora dovessero registrare un andamento debole, avvalorerebbero la tesi di un peggioramento del ciclo economico, prolungando la correzione delle asset class rischiose – segnalano gli strategist di Mps Capital Services -. L’interpretazione di questi dati sarà complicata dall’impatto dell’uragano in Texas e dai forti aggiustamenti stagionali che vengono applicati agli occupati del settore pubblico a luglio”.
Intanto l’indice Ftse Mib, con un calo dell’1,6%, è tra i peggiori d’Europa e si avvia a chiudere la settimana con un saldo complessivo negativo di oltre il 4%. Tra i titoli in panne c’è Azimut, ma anche STMicroelectronics e Iveco Group. Fronte opposto, quello degli acquisti, ci sono alcuni titoli del settore delle utilities, come Italgas. Rialza la testa anche Tenaris dopo lo scivolone della vigilia, post trimestrale.
Concentriamoci, in particolare, su due storie: ST e Azimut.
ST giù dopo conti Intel
Ancora una seduta caratterizzata dalle perdite per Stmicroelectronics che oggi risente dei conti di Intel (tracollo del 20% nell’afterhours dopo la trimestrale). Il titolo del gruppo dei chip italo-francese cede oggi quasi il 3,9% a 28,42 euro, continuando sulla strada dei cali imboccata con la pubblicazione lo scorso 25 luglio dei conti del secondo trimestre e della nuova guidance rivista al ribasso. Il titolo si allontana sempre più dai massimi visti a inizio 2024, quando viaggiava quasi a quota 46 euro, e si posiziona in vetta alla classifica dei peggiori titoli del Ftse Mib da inizio anno con un ribasso di quasi il 37 per cento.
Tornando ai numeri di Intel, che stanno spingendo al ribasso ST, il big tech Usa ha registrato una trimestrale inferiore alle attese con una perdita netta di 1,61 miliardi di dollari, o di 38 cents per azione, rispetto all’utile netto di 1,48 miliardi, o 35 cents per azione, dell’analogo periodo nel 2023. Su base adjusted, l’Eps è stato pari a 2 centesimi contro le aspettative degli analisti che indicavano 10 centesimi per azione. Poco sotto le attese anche il fatturato che è sceso dell’1% su base annua a 12,83 miliardi rispetto ai 12,94 miliardi indicati dagli analisti.
Intel ha poi annunciato una massiccia tornata di licenziamenti (più del 15% dei suoi dipendenti) nell’ambito di un piano di riduzione dei costi pari a 10 miliardi.
Azimut in rosso all’indomani dei conti
Si muove in territorio positivo Azimut a Piazza Affari. Il titolo del gruppo del risparmio gestito cede circa il 4% all’indomani dei risultati finanziari e della guidance 2024. Per Azimut il primo semestre è stato chiuso con ricavi totali pari a 702 milioni di euro (+9% rispetto a € 643 milioni nel primo semestre 2023), reddito operativo di 312 milioni (+9% rispetto a 286 milioni di un anno prima), e un utile netto adjusted di 330 milioni, che è salito del 43% rispetto ai 231 milioni del corrispondente periodo nel 2023. Nel solo secondo trimestre, l’utile netto rettificato è balzato a 207,8 milioni e il reddito operativo si è attestato a 150,53 milioni.
La società ha poi fatto sapere che sulla base della solida crescita da inizio anno, dei risultati operativi raggiunti e alla luce dei recenti sviluppi societari, “è fiducioso nella capacità di superare gli obiettivi fissati per l’intero 2024 (target di oltre 7 miliardi di raccolta netta già ampiamente superato nel primo semestre e 500 milioni di utile netto)”.
Commentando i dati gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione hold su Azimut, scrivono: “Azimut ha chiuso il secondo trimestre 2024 con un risultato operativo in linea con le nostre attese e 4% sopra consensus, grazie a maggiori ricavi che hanno compensato costi più alti. L’utile netto è stato del 7% inferiore alle attese per maggiori tasse e utile di pertinenza di terzi”.