Intesa Sanpaolo alza le stime su utili 2024-25 dopo i conti del 2Q
Intesa Sanpaolo ha archiviato il primo semestre del 2024 con un utile netto pari a 4,8 miliardi di euro e ha aumentato l’obiettivo sul risultato netto a oltre 8,5 miliardi sia per quest’anno sia per il prossimo esercizio, grazie alla dinamica positiva delle commissioni e alle coperture contro il previsto calo dei tassi di interesse.
I risultati del secondo trimestre di Intesa Sanpaolo
Nel secondo trimestre Intesa ha registrato interessi netti per 4,01 miliardi (per la prima volta in assoluto sopra i 4 miliardi), in crescita del 12% su base annua e oltre le stime degli analisti (3,86 miliardi il consensus di Bloomberg).
Le commissioni nette sono aumentate del 7,4% a 2,38 miliardi, contro i 2,27 miliardi previsti. In particolare, le commissioni da attività bancaria commerciale si sono incrementate del 2,7% e quelle da gestione, intermediazione e consulenza del 10,6%, grazie soprattutto al +46,1% per l’intermediazione e il collocamento di titoli.
I ricavi totali della banca sono dunque aumentati dell’8,1% a 6,86 miliardi di euro. Il rapporto costi/ricavi si è attestato al 38,3% a fine giugno, mentre l’utile netto del trimestre è pari a 2,47 miliardi, in crescita dell’8,8% e superiore alle stime (2,3 miliardi).
Si riduce l’esposizione di Intesa nei confronti della Russia
Intesa ha ulteriormente ridotto la propria esposizione transfrontaliera verso la Russia, in calo di circa l’86% (oltre 3,1 miliardi di euro) rispetto a fine giugno 2022 e pari a circa lo 0,1% dei crediti complessivi alla clientela.
I crediti cross-border verso la Russia, specifica la banca, “sono in larga parte in bonis e classificati a Stage 2”.
Intesa alza le previsioni sull’utile 2024-25
I risultati migliori delle attese hanno permesso a Intesa di aumentare le sue previsioni di redditività per il full year 2024 e per il 2025.
In particolare, la banca prevede un utile netto superiore a 8,5 miliardi sia per quest’anno, sia per il prossimo. In precedenza, aveva stimato un risultato netto maggiore o uguale a 8 miliardi in questo esercizio e in quello successivo.
Per quest’anno l’istituto indica anche una solida crescita dei ricavi, trainata da un ulteriore aumento degli interessi netti (attesi a circa 15,5 miliardi).
Acconto dividendo cash da €3 mld
Per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti, Intesa conferma una politica tra le più generose in Europa con un payout ratio cash pari al 70% dell’utile netto consolidato per ciascun anno del Piano di Impresa, e un dividendo in aumento sia quest’anno che l’anno prossimo rispetto al 2023.
Il Cda ha ravvisato un acconto dividendi cash – da distribuire a valere sui risultati del 2024 – di circa 3 miliardi. Seguiranno un’ulteriore distribuzione per il 2024, da quantificare all’approvazione dei risultati annuali e altre distribuzioni future da valutare anno per anno.
A giugno 2024, la banca ha lanciato un buyback da 1,7 miliardi di euro, a sostegno della distribuzione di valore.
Più commissioni e assicurazioni per bilanciare tassi più bassi
Commentando il quadro di riferimento, il Ceo Carlo Messina ha affermato che “il contesto relativo ai tassi di interesse è in evoluzione, potremo tuttavia affrontarlo con successo grazie alla significativa diversificazione del nostro business model e al risparmio che ci affidano famiglie e imprese, in crescita nel semestre di 48 miliardi di euro.”
L’amministratore delegato conta sulla crescita di assicurazioni, asset e wealth management per aumentare i ricavi da commissioni e controbilanciare i minori benefici derivanti da tassi di interesse elevati, man mano che la Bce proseguirà con l’allentamento monetario avviato a giugno.
Per incrementare le commissioni, è stato annunciato l’accorpamento delle attività di wealth management, con l’obiettivo di “accelerarne la crescita e favorire una maggiore integrazione delle fabbriche prodotto”.