Notizie Notizie Italia Tim, luglio si chiude con la trimestrale (l’ultima con NetCo). Le attese

Tim, luglio si chiude con la trimestrale (l’ultima con NetCo). Le attese

Pubblicato 29 Luglio 2024 Aggiornato 30 Luglio 2024 10:22

Per Telecom Italia sarà l’ultima trimestrale con la Rete. La stagione degli utili in primo piano a Piazza Affari si concentra a fine mese proprio sui numeri di Tim che verranno annunciati il 31 luglio a mercati chiusi. Il giorno successivo, giovedì 1° agosto 2024 a partire dalle 11, il management del gruppo guidato da Pietro Labriola illustrerà i conti preliminari che verranno pubblicati per l’ultima volta sia con il vecchio perimetro integrato (quindi inclusa NetCo) sia il nuovo perimetro. Il mese di luglio si è infatti aperto con il closing ufficiale relativo alla cessione della Rete fissa Netco da Tim al fondo Usa KKR.

Si attendono anche i numeri della controllata brasiliana, Tim Brasil che annuncerà i risultati finanziari del secondo trimestre nella giornata di martedì 30 luglio a mercati chiusi (conference call il 31 luglio). Stando al consensus, il gruppo tlc carioca dovrebbe riportare solidi risultati nel secondo trimestre, con un utile netto che dovrebbe crescere del 12,1% rispetto all’anno precedente.

Adesso vediamo le attese del mercato e i commenti degli analisti in vista della pubblicazione dei conti di Tim. Oggi il titolo Telecom Italia viaggia in lieve rialzo dello 0,06% a 0,2286 euro (il saldo da inizio anno è di circa -22%, con l’azione che è tra i 5 peggiori titoli del Ftse Mib ytd).

Tim e le attese per il secondo trimestre

Il mese di agosto si apre per Tim con il test trimestrale. Nella giornata di giovedì primo agosto il management capitanato da Pietro Labriola presenterà ufficialmente ai mercati i risultati del secondo trimestre dell’anno, gli ultimi con la Rete.  Secondo gli analisti di Equita, che confermano la raccomandazione buy e il target price di 0,34 euro, i risultati di interesse riguardano quelli relativi al nuovo perimetro (coerente con la guidance fornita in occasione del Capital Market Day dello scorso marzo) e al debito del gruppo (pre-vendita NetCo).

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Anche gli esperti di Intesa Sanpaolo mantengono il rating buy su Tim e per i conti in arrivo si attendono: “Ci aspettiamo un modesto set di risultati per il secondo trimestre caratterizzato da un aumento del debito netto (dati reported), un rallentamento della crescita dell’Ebitda per il mercato domestico e un effetto valutario negativo su base sequenziale”, spiegano gli analisti che oltre ai conti si soffermano anche sull’affaire Sparkle. “Nei prossimi mesi potrebbero materializzarsi altre notizie positive che riguardano la vendita di Sparkle (oltre 700 milioni di euro di cash-in stimato) e un potenziale accordo con il governo sul rimborso del canone di concessione”.

Per il secondo trimestre del 2024, il consensus di Bloomberg prevede di ricavi pari a quasi 3,9 miliardi di euro (4 miliardi il dato del secondo trimestre 2023) e un Ebitda di 1,605 miliardi rispetto ai 1,631 miliardi dell’analogo periodo del 2023. Da sottolineare il fatto che nel secondo trimestre 2023 era tornato il segno positivo nel mercato domestico per la prima volta dopo 5 anni: con i ricavi totali in crescita su base annua dello 0,6% a 2,9 miliardi e un Ebitda organico a +0,5% a/a pari a 1,1 miliardi.

Tim e la promozione di S&P

Un mese di luglio che ha visto arrivare anche la promozione di S&P su Tim. Dopo il closing ufficiale della vendita della Rete a KKR in un’operazione da 22 miliardi di euro, l’agenzia di rating Usa ha promosso il gruppo italiano, alzando di due notch la valutazione. Nel dettaglio, il rating di lungo termine sale a BB dal precedente B+ e con l’outlook stabile.

L’agenzia rimarca, in particolare, la forte riduzione del leverage e il solido posizionamento competitivo di Tim sia in Italia che in Brasile, solo in parte compensato dalla maggiore volatilità dell’Ebitda di gruppo portato dalla cessione della rete. Sulla scelta dell’outlook gli esperti precisano che “riflette le nostre aspettative su un turnaround del business domestico, come dimostrano la stabilizzazione della base clienti e del fatturato medio per cliente, mantenendo al tempo stesso un andamento robusto in Brasile”.

Una notizia, avevano commentato da Equita, che “conferma il migliorato standing creditizio del gruppo, lasciando aperto ulteriore upside in caso di esecuzione delle opzioni legate a Sparkle (750 milioni di euro nella nostra valutazione), Inwit (280 milioni ai prezzi di mercato) e al canone di concessione (incorporato per 750 milioni nella nostra valutazione rispetto a un miliardo indicato dalla sentenza esecutiva della Corte d’Appello).