Notizie Notizie Italia UniCredit: utili II trim. 2024 battono le stime, Orcel annuncia acquisto di due banche e migliora guidance

UniCredit: utili II trim. 2024 battono le stime, Orcel annuncia acquisto di due banche e migliora guidance

24 Luglio 2024 07:59

Occhio ai conti di UniCredit relativi al secondo trimestre appena annunciati dalla banca italiana gestita dal ceo Andrea Orcel. Banca che ha reso noto oggi anche, e poco prima della pubblicazione della trimestrale, di avere stipulato un accordo vincolante per l’acquisizione dell’intero capitale sociale della banca polacca Vodeno e della banca belga Aion Bank.

UniCredit: utile netto di €2,7 miliardi, RoTE di circa il 20%

Guardando ai risultati di bilancio, UniCredit ha reso noto di aver riportato nel secondo trimestre del 2024 un utile netto di €2,7 miliardi, in rialzo del 16% rispetto all’anno precedente, e “un RoTE di circa il 20% che conferma il profilo da blue-chip della banca”.

L’utile di UniCredit ha battuto le attese degli analisti interpellati da Bloomberg, che avevano previsto un valore di 2,342 miliardi di euro.

I ricavi netti si sono attestati a €6,3 miliardi, in rialzo del 6% anno su anno, con una crescita del 2% del margine di interesse a €3,6 miliardi, e una forte crescita del 10% delle commissioni a €2,1 miliardi, trainata da tutte le principali categorie.

Anche i ricavi hanno battuto le stime, che erano di 6,008 miliardi, rispetto ai 6,371 miliardi incassati nei primi tre mesi del 2024.

UniCredit migliora guidance 2024. L’outlook sui ricavi

UniCredit ha così annunciato, sulla base degli ottimi risultati, di avere migliorato la guidance per il 2024, conservando flessibilità ad ulteriore protezione delle ambizioni di lungo termine per il 2025 e il 2026.

In particolare la guidance sui ricavi netti per il 2024 è stata alzata ad oltre €23 miliardi, mentre quella sulla generazione organica di capitale è stata migliorata ad oltre 350 punti base.

La guidance sull’utile netto per il 2024 è stata invece confermata a oltre €8,5 miliardi, a fronte di una certa flessibilità a garanzia del 2025 e del 2026.

Il gruppo ha riaffermato inoltre la “convinzione in un RoTE elevato e sostenibile superiore al 15% e in una forte crescita dell’EPS (utile per azione) e del DPS (dividendo per azione)“.

Il margine di interesse di UniCredit è stato sostanzialmente stabile su base trimestrale, attestandosi a €3,6 miliardi, “a fronte di un Euribor in calo e di una gestione disciplinata del nostro pass-through, che ha chiuso il trimestre ad una media di circa il 32 per cento”.

Piazza Gae Aulenti ha commentato il trend affermando che la “prioritizzazione da parte del Gruppo di clienti e segmenti redditizi e di qualità continua a tradursi in un margine di interesse netto eccellente e in grado di generare capitale”, aggiungendo che la crescita su base annua dell’NII è stata pari a +1,9%.

Il Costo del Rischio (“CoR”) è stato definito “strutturalmente basso e meno volatile ad 1 punto base nel corso del secondo trimestre del 2024“, con l’iscrizione a bilancio di €15 milioni di accantonamenti per perdite su crediti”.

A tal proposito, la guidance per il CoR del FY24 è rimasta invariata, ovvero inferiore a 20 punti base.

In evidenza “il notevole aumento delle commissioni nel trimestre del 10,0 per cento anno su anno”, chedimostra l’efficacia della nostra direzione strategica e dei nostri investimenti”.

Il miglioramento, ha precisato Piazza Gae Aulenti, ha contraddistinto la maggior parte delle categorie delle commissioni, ed è stato in particolare trainato dagli investimenti (+21,1 per cento anno su anno), dalle attività di consulenza e finanziamento (+8,5 per cento anno su anno), così come dai prodotti assicurativi e dai pagamenti.

“Una tale performance evidenzia ancora una volta i benefici della diversificazione e delle nostre fabbriche prodotto, risultando in una base di commissioni diversificata pari al 34%6 dei ricavi. Le commissioni sono state in rialzo del 6,6 per cento semestre su semestre, o del 8,6 per cento se escluso l’impatto derivante dalla riduzione delle commissioni sui conti correnti in Italia e dai più alti costi legati alle cartolarizzazioni”, si legge nel comunicato della banca.

Per quanto riguarda i costi operativi, nel secondo trimestre si sono attestati a €2,3 miliardi, in calo del 1,7 per cento anno su anno e, “grazie alle azioni proattive assunte durante i trimestri passati”, il rapporto costi/ricavi, già tra i migliori del settore, è migliorato ulteriormente di 2,9 p.p. rispetto all’anno precedente, attestandosi al 36,3%.

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Il commento del ceo Andrea Orcel: ogni risultato è un record

Così l’AD Andrea Orcel nel commentare i conti:

“Per la prima metà e il secondo trimestre di quest’anno, UniCredit ha riportato ancora una volta una serie record di risultati finanziari. Il nostro RoTE ha raggiunto il 20% (prima dell’aggiustamento per il nostro significativo capitale in eccesso rispetto ai concorrenti), il nostro utile netto è aumentato del 16% a €2,7 miliardi nel trimestre e del 20% a €5,2 miliardi nel semestre, e la nostra generazione organica di capitale è migliorata a €3,3 miliardi e €6,7 miliardi rispettivamente per il trimestre e per il semestre. Ognuno di questi risultati è un record!”.

Orcel ha continuato, mettendo in evidenza che ciascuno di questi risultati “è il frutto della nostra continua trasformazione e della nostra attenzione verso la prioritizzazione di una crescita di qualità sostenibile e redditizia, unita al conseguimento dell’eccellenza operativa e patrimoniale e agli investimenti per il lungo periodo”.

In luce il miglioramento delle commissioni, citato dall’amministratore delegato:

Le commissioni sono migliorate nettamente su tutti i fronti, con i nostri investimenti nelle fabbriche prodotto e nella rete commerciale che iniziano a produrre risultati più visibili”.

Ancora: “le commissioni hanno ben complementato un margine di interesse resiliente che eccede ampiamente il nostro costo del capitale, ottenendo una crescita redditizia di elevata qualità”.

Il ceo ha poi sottolineato che “il costo del rischio rimane basso e stabile, e mentre il contesto macroeconomico rimane complessivamente stabile, ci troviamo in una posizione ottimale per far fronte a ogni possibile deterioramento grazie a una eccellente qualità degli attivi e agli overlay”.

Tra l’altro, “i nostri costi sono ulteriormente calati nonostante l’inflazione e i continui investimenti, e lo stesso è valso per la nostra intensità del capitale, grazie all’ulteriore miglioramento della qualità dei nostri ricavi”.

Dividendi e buyback: il piano di UniCredit

Per quanto riguarda il tema dividendi e buyback, Orcel ha ricordato che “abbiamo annunciato un acconto sulla distribuzione relativa al 2024 pari a €1,4 miliardi sotto forma di dividendo e €1,7 miliardi sotto forma di riacquisto di azioni proprie come parte della nostra distribuzione già accantonata complessivamente pari a €5,2 miliardi nella prima metà dell’anno”.

Inoltre, “nonostante l’accantonamento del 100% dell’utile netto, o del 60% del nostro obiettivo di distribuzione per l’anno, il nostro CET1 ratio, tra i migliori del settore, è aumentato al 16,2% anno su anno, su una base comparabile, grazie alla nostra eccellente generazione organica di capitale”.

Di conseguenza, “sulla base di questi elementi, unitamente al significativo valore ancora da sprigionare e al nostro capitale in eccesso che impiegheremo o distribuiremo, siamo fortemente convinti di poter raggiungere le nostre ambizioni future. UniCredit sta fissando un nuovo modello di riferimento per il settore bancario, e la chiara direzione strategica che abbiamo intrapreso ci consentirà di crescere, di remunerare regolarmente gli investitori e le nostre persone, e di realizzare le nostre ambizioni per i nostri clienti e le comunità in cui operiamo”.

Riguardo all’acquisizione dell’intero capitale sociale della banca polacca Vodeno e della banca belga Aion Bank, annunciata stamattina, UniCredit ha ricordato che le due società “combinano una piattaforma innovativa, scalabile e flessibile basata sul cloud con servizi finanziari basati sulla licenza bancaria di Aion, per offrire un Banking-as-a-Service (BaaS) end-to-end completo per le società finanziarie e non finanziarie in tutta Europa“.

L’operazione, ha aggiunto Piazza Gae Aulenti, rappresenta una delle prime mosse da parte di una banca per acquisire la piena proprietà di una nuova tecnologia, senza alcuna dipendenza da fornitori terzi di core banking, e consentirà a UniCredit di possedere tra le altre cose una tecnologia di core banking di nuova generazione, con una piattaforma digitale basata su cloud, pienamente operativa e scalabile, e una gamma completa di prodotti per segmenti di alto valore (ad esempio, PMI e clientela affluent).