Piazza Affari: Ftse Mib archivia il primo semestre con oltre +9%, il picco a metà maggio
Buone notizie per il listino principale italiano che chiude i primi sei mesi dell’anno facendo registrare una crescita dalla fine dell’anno scorso. Così si legge nell’ultimo report di AMF Italia – Associazione Intermediari Mercati Finanziari (ex Assosim) che ha presentato la tradizionale analisi sui dati semestrali relativi alle transazioni poste in essere dalle proprie Associate sui mercati gestiti da Borsa Italiana, Vorvel, Equiduct e dagli intermediari associati che operano in qualità di Internalizzatori Sistematici.
AMF: il trend del primo semestre per il FTSE Mib
Ebbene il FTSE Mib ha guadagnato il 9,23% attestandosi a quota 33.154 con un picco a 35.410 registrato nella prima metà di maggio, a ridosso delle elezioni europee. In territorio negativo il FTSE Italia Star, che è invece lievemente diminuito (-0,71%), attestandosi a quota 47.474. Più marcata la flessione del FTSE Italia Growth che è diminuito del 2,29%, fermandosi a quota 8.115. Andamento positivo per i volumi scambiati (+18,47%) e per il numero di operazioni concluse (+12,99%), nei primi sei mesi dell’anno, sul mercato Euronext Milan Domestic. Anche questi parametri sono invece in calo per il mercato Euronext Growth Milan, con un -11,02% di controvalori scambiati e un -0,36% di operazioni concluse.
Reddito fisso: i numeri della ripresa
Avvio senza dubbio positivo nella prima metà dell’anno anche per i mercati del reddito fisso, che hanno visto concretizzarsi il primo taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea nel mese di giugno.
I numeri confermano la ripresa dell’interesse degli investitori per il mercato delle Obbligazioni corporate e dei Titoli di Stato. Nello specifico: DomesticMOT +17,87%, EuroMOT +83,62%, Euronext Access Milan +52,26% di volumi scambiati.
Azioni e Bond: chi è andato meglio
Dalla classifica Azioni -elaborata aggregando i volumi scambiati dagli intermediari Associati in conto terzi su Euronext Milan Domestic, Euronext Growth Milan ed Equiduct, nonché dagli internalizzatori sistematici eventualmente gestiti- si evidenzia la prima posizione di Finecobank, con una quota di mercato del 26,52%; seconda Intesa Sanpaolo, con una quota del 15,56%; Banca Akros terza, con una quota del 10,01%. Nella classifica per numero di operazioni, Finecobank evidenzia una quota di mercato del 22,78%; Intesa Sanpaolo del 18,46%; Banca Akros del 9,68%.
Dalla classifica Bonds – elaborata aggregando i volumi scambiati dagli intermediari Associati in conto terzi su DomesticMOT, EuroMOT, Euronext Access Milan, EuroTLX e VORVEL – si evidenzia la prima posizione di Intesa, con una quota di mercato del 27,32%; Banca Akros seconda, con una quota di mercato del 21,78%; terza Finecobank, con una quota di mercato del 10,75%. Nella
classifica per numero di operazioni, Intesa evidenzia una quota di mercato del 30,41%; Banca Akros del 17,63%; Fineco bank del 12,65%.
In sostanza sottolinea l’AMF, la prospettiva di un percorso di riduzione dei tassi di interesse e il traguardo, sempre più vicino, di un’inflazione annua al 2% nell’area euro hanno contribuito per buona parte del semestre appena trascorso ad alimentare il rally del listino principale iniziato sul finire dello scorso anno. L’ottimismo degli investitori è stato senza dubbio alimentato anche dalla tenuta dei fondamentali delle società del vecchio continente, nonostante le vicende legate ai conflitti alle porte dell’Europa.