Mercati, le opportunità negli Emergenti tra inflazione e crescita
Il 2024, tra inflazione persistente e crescita in ripresa, può regalare opportunità interessanti tra bond e valute anche nei Paesi Emergenti. Il tema è stato approfondito dall’esperto Mike Biggs, Investment Manager, Emerging Markets Fixed Income di GAM.
Il quadro generale sui mercati
Nella seconda parte del 2023, l‘inflazione americana è stata inferiore alle aspettative, inducendo i mercati a prezzare rapidi tagli dei tassi. Tuttavia, un rialzo inatteso dell’inflazione ha causato vendite nei treasury USA e un impatto negativo sulle obbligazioni dei mercati emergenti (EM). Ora, i mercati prevedono solo uno o due tagli dei tassi della Federal Reserve nel 2024, ma l’esperto di GAM ritiene che l’inflazione possa rallentare, aprendo la strada a tassi più bassi e supportando così asset rischiosi, inclusi i bond EM.
Le stime sull’inflazione
La stabilizzazione dell’inflazione nei servizi non indica necessariamente un surriscaldamento economico, ma piuttosto ritardi contrattuali e normativi. Si prevede che l’inflazione degli affitti, già in calo, si rifletterà anche nell’indice dei prezzi al consumo (IPC). Il mercato del lavoro statunitense mostra segni di raffreddamento, il che potrebbe ridurre le pressioni salariali. Vontobel anticipa che l’inflazione si raffredderà più del previsto nella seconda metà del 2024.
La spinta verso la crescita
Nei Paesi Emergenti, la diminuzione dei prezzi del petrolio e dei fertilizzanti ha aiutato a ridurre l’inflazione ai livelli del 2013-2018. Gli spread di inflazione tra EM e USA si sono ridotti significativamente, dimostrando un miglioramento delle condizioni nei mercati emergenti. In Europa, l’impulso al credito è positivo, ma i benefici derivanti dalla riduzione dei depositi in eccesso stanno svanendo. In Cina, la crescita economica è stata forte nel primo trimestre, ma si prevede un indebolimento nel secondo trimestre. I PMI globali si mantengono attorno a 50, valore che è il sintomo di una crescita debole ma non di un crollo.
Le occasioni negli EM
I rendimenti degli Emergenti sono elevati rispetto al passato, rendendoli attraenti soprattutto qualora l’inflazione dovesse diminuire come previsto dall’esperto di GAM. Anche negli USA, in Europa e nel Regno Unito, i rendimenti reali sono più alti rispetto all’ultimo decennio, suggerendo potenziali movimenti significativi se l’inflazione si moderasse.
“A nostro avviso, il rafforzamento della crescita e l’impennata dell’inflazione registrata negli ultimi mesi rappresentano un’opportunità – ha affermato Mike Biggs – Questa volta, per le ragioni che abbiamo illustrato, la recente ripresa dell’inflazione potrebbe davvero essere “transitoria”. Se la nostra ipotesi è corretta, aiutata da altri fattori come un certo elemento di debolezza del dollaro USA, prevediamo che la duration lunga e l’esposizione EM FX possano dare buoni frutti. Se i tassi d’interesse dovessero scendere, come prevediamo, in risposta alla moderazione dell’inflazione, uno scenario di rallentamento della crescita superiore al previsto dovrebbe essere favorevole alla duration, mentre i tagli dei tassi, anche se la crescita rimane solida, dovrebbero favorire gli asset rischiosi, come gli EM FX”.