Saipem, tra un mese i conti. Equita, tra raccolta ordini e debito i punti chiave del secondo trimestre
Si avvicina la prova dei conti trimestrali per Saipem. Il prossimo 24 luglio si riunirà il consiglio di amministrazione per l’approvazione dei risultati del secondo trimestre e del primo semestre 2024, e il giorno successivo è prevista invece la conference call del management con la comunità finanziaria. Per Saipem la prima parte del 2024 si chiude con rialzi a doppia cifra: il titolo del big oil di Piazza Affari ha guadagnato oltre il 46% da inizio anno, posizionandosi tra i migliori 10 titoli del Ftse Mib che sono in prevalenza del comparto bancario.
E proprio in vista della pubblicazione della trimestrale, Equita ha evidenziato i principali eventi del secondo trimestre, tra gli “abbondanti order intake all’ottimizzazione della struttura del debito”. Ecco i punti principali messi in fila dal broker che mantiene la raccomandazione hold e il target price di 2 euro sul titolo.
Equita, i punti chiave del secondo trimestre
Tra un mese esato Saipem pubblicherà i risultati secondo trimestre 2024 (24 luglio dopo la chiusura del mercato), con la conference call attesa per la mattina del 25 luglio. Equita ha messo in luce i 7 elementi del trimestre che sta per concludersi. Un importante punto di partenza è la raccolta ordini del trimestre che è “risultata abbondante grazie ai contratti siglati in Angola con Azule Energy per il progetto di Ndungu (850 milioni di dollari) e con TotalEnergies per il progetto di Kaminho (3,7 miliardi di dollari)”. Da Equita sottolineano che questi contratti segnano un passo in avanti nello spostamento verso progetti con un maggior peso della componente “cost plus” rispetto a “lump-sum” tradizionali. Secondo la sim milanese, ” i due progetti possono mostrare margini in linea con la divisione ABS, con una raccolta ordini YTD vicina ai 7 miliardi di euro che è confortante circa la nostra ipotesi per il 2024 di 11,6 miliardi”.
Un secondo punto è legato ai mercati di riferimento che rimangono molto attivi, soprattutto lato offshore, e questo rappresenta un elemento positivo “in termini di visibilità sui numeri dell’anno e sulla raccolta ordini”.
“L’utilizzo della flotta di costruzione offshore è praticamente a pieno regime nel 2024-25 con un’estensione della visibilità sul 2026-27 grazie alla raccolta ordini recente”, sottolineano da Equita che “considerata la forza del mercato di riferimento ed il posizionamento competitivo di Saipem, ci attendiamo ancora una buona campagna di r accolta ordini nei prossimi mesi nel segmento offshore construction provenienti da MedioOriente, West Africa e Far East”.
C’è poi il capitolo delle sospensioni temporanee ricevute da Saudi Aramco sui contratti dei 3 jack-up rigs che avranno probabilmente già effetto nel secondo trimestre, almeno per quanto riguarda 2 dei 3 mezzi (divisione Drilling Offshore). Come già comunicato nei risultati primo trimestre 2024, la sospensione temporanea di 3 impianti di trivellazione jack-up da parte dell’Arabia Saudita avrà risvolti limitati, in quanto:
- l’estensione dell’utilizzo del jack-up Perro Negro 9 non era stata inclusa
nella guidance e l’impianto in leasing può essere reso al proprietario; - il 2° jack-up sarà messo in manutenzione;
- il 3° jack-up sarà molto probabilmente riassegnato a un’altra region (saranno sostenuti alcuni costi di trasporto) in sostituzione di un altro impianto in leasing che verrà reso al proprietario.
Tra gli elementi in evidenza nel trimestre c’è anche la questione dell’estensione delle scadenze del debito. Nel dettaglio, nel trimestre è stato emesso un nuovo bond 4,875% da 500 milioni di euro al 2030 e riacquistato le scadenze 2025-26 per complessivi 360 milioni. L’operazione ha generato una piccola plusvalenza.
La carrellata si chiude con L’esecuzione del progetto di Scarborough in Australia procede come da programma, senza aver registrato ulteriori fermate dopo l’incidente di fine gennaio 2024. Sul riavvio del progetto LNG in Mozambico, ricordano gli analisti, non sembrano esserci novità rilevanti.
“Siamo più propositivi sull’investment case di Saipem dopo il risanamento del business e la buona visibilità operativa. Sulle nostre stime 2025 il titolo tratta P/E circa 9 volte, EV/Ebitda circa 3 volte, FCF yield (post lease) circa 8,5% circa in linea con la media dell’indice Stoxx 600 Energy e a sconto del 20%-30% rispetto ai peer (oil services). Tuttavia, nel settore oil&gas preferiamo mantenere un approccio difensivo”, concludono gli esperti.
View analisti impostata sui buy
Nel complesso, la view degli analisti resta positiva su Saipem. Attualmente il consenso Bloomberg vede 17 buy, 6 hold e nessun sell sul titolo con un target price medio a 2,75 euro, il 26,7% in più della quotazione attuale.
Il punto tecnico su Saipem
(Analisi tecnica a cura di Simone Borghi)
Dal punto di vista grafico, Saipem evidenzia una struttura complessa con diversi livelli di supporto e resistenza ben definiti. Attualmente, il titolo si trova in un trend rialzista a breve termine, supportata da una trendline ascendente rappresentata dalla linea blu sul grafico.
L’indicatore RSI (Relative Strength Index) a 14 periodi si attesta a 50, indicando una situazione di neutralità senza eccessi di ipercomprato o ipervenduto. Recentemente, il grafico ha mostrato un rimbalzo tecnico dai minimi di 2 euro, confermando un recupero sulla trendline ascendente.
In tale scenario, se il prezzo riuscisse a mantenersi al di sopra del supporto chiave a 2,11 euro, potrebbe tentare un nuovo test della resistenza a 2,21 euro, dove passa la media mobile a 50 giorni (linea gialla). Un superamento deciso di questo livello aprirebbe la strada verso i successivi obiettivi a 2,28 euro e 2,39 euro, dove nei pressi passa la trendline ribassista di breve periodo (linea viola). In caso di forti volumi di scambio, il titolo potrebbe anche mirare alla resistenza più alta a 2,47 euro, livello che coincide con i massimi di periodo.
Al contrario, se il prezzo dovesse scendere sotto il supporto di 2,11 euro, potrebbe verificarsi una correzione verso il prossimo livello di supporto a 2 euro. Ulteriori ribassi potrebbero portare il prezzo verso 1,91 euro e successivamente 1,82 euro.