I titoli del giorno a Piazza Affari: riflettori su Eni, tra le peggiori Saipem
Andamento cauto a Piazza Affari, in una seduta tranquilla visti i pochi spunti macroeconomici e la chiusura di Wall Street per festività. Ftse Mib sopra la parità, con acquisti su Eni, Prysmian e Iveco Group. Tra le ultime del listino invece Campari, Stmicroelectronics e Saipem.
Eni pianifica cessione asset in Costa d’Avorio
Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, Eni starebbe pianificando la cessione di una partecipazione fino al 30% nelle sue attività upstream in Costa d’Avorio, in un potenziale accordo da circa 1 miliardo di euro.
Le attività di Eni in Costa d’Avorio includono Baleine, un giacimento offshore di petrolio e gas che rappresenta la più grande scoperta di idrocarburi mai effettuata nel Paese africano. Eni ha avviato la produzione a Baleine in agosto, meno di due anni dopo la scoperta del giacimento, migliorando lo status della Costa d’Avorio come hub energetico regionale.
Le attività avrebbero riscosso l’interesse di alcuni operatori di settore in Asia, anche se le discussioni sono ancora nella fase preliminare.
La vendita delle quote potrebbe rientrare nella strategia quadriennale di Eni, che punta a raccogliere circa 8 miliardi di euro dalle cessioni di asset.
Migliori e peggiori a Piazza Affari
Tra le migliori di oggi spicca anche Prysmian, in progresso dell’1,5% anche nella seduta di ieri, dopo che Barclays ha alzato il target price sul titolo da 58 euro a 63 euro, mantenendo invariato il rating overweight.
In calo invece Campari, che ieri ha collocato un eurobond da €220 milioni con scadenza 7 anni, cedola fissa annuale pari al 4,256% e uno spread sul tasso Mid Swap pari a 150 punti base.
Fra le peggiori Stm, nonostante l’upgrade di Goldman Sachs che ha rimosso l’unico giudizio negativo sul titolo alzando la raccomandazione a “neutral” e il prezzo obiettivo da 33 a 42,5 euro.
Sottotono anche Saipem, mentre il petrolio si stabilizza dopo aver raggiunto i massimi da sette settimane, con il Brent a 85 dollari al barile. Le quotazioni del greggio si sono riprese dopo un calo a inizio mese, dopo la riunione dell’Opec+. Dal lato della domanda in Asia, le raffinerie stanno ripristinando parte della capacità dopo la manutenzione, aumentando il consumo di greggio, nonostante i margini deboli. Intanto, dai dati dell’American Petroleum Institute emerge un aumento delle scorte pari a 2,3 milioni di barili, aspettando i numeri dell’Energy Information Administration in uscita domani.
Ferrari: primo modello elettrico costerà più di €500.000
Modesto rialzo per Ferrari, in attesa di novità sulla prima auto elettrica, che secondo quanto riferito da Reuters costerà almeno 500.000 euro.
Il prezzo non include le personalizzazioni, che in genere lo fanno salire del 15-20%, e si confronta con un prezzo medio di vendita pari a circa 350.000 euro, inclusi gli extra, registrato da Ferrari nel primo trimestre di quest’anno. Il modello, che riprodurrà artificialmente il suono prodotto da un motore elettrico, sarà presentato nel quarto trimestre del prossimo anno, come annunciato dall’Ad Benedetto Vigna.
Il Cavallino sta sviluppando anche un secondo modello elettrico, ma il processo è ancora in una fase iniziale. L’azienda sta costruendo un nuovo stabilimento per la produzione di supercar ibride ed elettriche a Maranello, che sarà inaugurato a fine giugno. L’impianto consentirà di aumentare la capacità produttiva a circa 20.000 vetture, contro le 13-14.000 attuali