Ftse Mib, i migliori e peggiori della settimana: bancari sbandano con effetto Francia, Amplifon resiste
Settimana da dimenticare per le principali Borse europee, soprattutto per Piazza Affari e la Borsa di Parigi tra le peggiori del Vecchio Continente. L’indice francese Cac40 ha chiuso l’ottava con un saldo negativo del 6,2%, mentre il Ftse Mib ha registrato una flessione del 5,8%. Per il Dax di Francoforte e l’Ibex spagnolo il bilancio dell’ottava è stato rispettivamente di -3%e di – 3,65%.
E’ l’incertezza politica ad avere scatenato le vendite sui mercati finanziari europei. Le elezioni europee della scorsa settimana, ma soprattutto la decisione del presidente Macron di andare al voto a fine mese hanno portato un’ondata di pessimismo che si sta riflettendo anche sugli spread europei. Soprattutto, come ricorda Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, il differenziale Oat-Bund che ha toccato quota 75 sui livelli del 2017, quando i timori di una Frexit erano molto concreti. Un clima d’incertezza di cui ha risentito soprattutto il comparto bancario bersagliato dalle vendite a Piazza Affari. Con ben sei big bank italiane che spiccano tra i 10 titoli che hanno registrato i maggiori ribassi settimanali del Ftse Mib.
Tra i temi della settimana da segnalare anche le ultime indicazioni arrivate dalla riunione di mercoledì scorso della Federal Reserve (Fed) che ha confermato i tassi d’interesse (come da attese), con un solo taglio atteso ora per il 2024.
Vediamo nel dettaglio ora quali sono stati i titoli migliori e peggiori del Ftse Mib della settimana.
I titoli migliori della settimana
Classifica | Migliori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | AMPLIFON | 1,9% | 34,64 |
2 | INWIT | -0,7% | 9,78 |
3 | FERRARI | -0,8% | 379,70 |
4 | CAMPARI | -1,4% | 9,62 |
5 | ERG | -1,6% | 24,80 |
Fonte: Bloomberg, dati al 14/06/2024
Amplifon è riuscita a strappare un segno positivo, chiudendo la settimana con un saldo del +1,9%. Alcuni analisti, tra cui Banca Akros, si sono soffermati su un recente sondaggio condotto da Miracle-Ear, società controllata dal gruppo italiano, che pone l’accento sui timori legati alla perdita dell’udito tra la generazione X e dei Baby Boomer (tra i 44 e i 78 anni). Secondo il sondaggio, circa il 75% della generazione X e dei Baby Boomer ha riferito di aver avuto problemi di udito nell’ultimo anno.
I titoli peggiori della settimana
Classifica | Peggiori 5 | Var% 1 weekly | Ultimo prezzo |
1 | LEONARDO | -12,4% | 21,18 |
2 | BANCA MPS | -11,7% | 4,33 |
3 | BPER BANCA | -11,3% | 4,36 |
4 | UNICREDIT | -11,0% | 32,54 |
5 | BANCO BPM | -9,6% | 5,88 |
Fonte: Bloomberg, dati al 14/06/2024
Le vendite si sono abbattutte sul comparto bancario di Piazza Affari. La peggiore del listino italiano è stata Leonardo che ha terminato l’ottava con un rosso del 12,4%. Ribassi a doppia cifra anche per Monte dei Paschi di Siena, Bper e UniCredit, in flessione rispettivamente dell’11,7%, dell’11,3% e dell’11%. Per Banco Bpm la settimana si è chiusa a -9,6%. Il tutto, in un clima di incertezza politica che ha riacceso lo spread BTP-Bund che è tornato a correre ben oltre i 150 punti base.
“Crediamo che le prossime elezioni in Francia delle prossime settimane siano diventate un evento molto significativo per i mercati finanziari. Lo spread italiano è salito ben al di sopra di 150 punti base, ma restiamo in ogni caso, comunque, al di sotto dei massimi annuali”, afferma Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia, ricordando “le tensioni hanno comportato forti ribassi e sono proprio l’indice francese e quello italiano che mostrano i ribassi peggiori, dovuti alle forti vendite sul settore bancario”.