Notizie Indici e quotazioni Borse Europa partono in lieve ribasso all’indomani del meeting Fed

Borse Europa partono in lieve ribasso all’indomani del meeting Fed

13 Giugno 2024 09:16

Le principali borse europee aprono la seduta con ribassi frazionari, dopo i record di Wall Street in seguito ai dati sull’inflazione Usa e alla riunione della Fed.

Panoramica sull’apertura delle Borse del 13 giugno 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in calo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un ribasso dell0 0,4% in area 34.200 punti.

Deboli anche il Dax tedesco (-0,3%), il Cac40 francese (-0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, su cui Moody’s ha alzato il rating a Ba3 da B1 con outlook positivo, Brunello Cucinelli e Leonardo.

Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Banca Monte Paschi Siena, Saipem e Bper Banca.

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Obbligazioni e Spread Btp/Bund

Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo dopo la discesa di ieri, con i Treasury decennali di nuovo sopra il 4,3% e i biennali al 4,76%.

Lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,96% e il benchmark tedesco al 2,55%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,08 mentre il dollaro/yen risale a 157 in attesa della riunione di domani della Bank of Japan.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent sopra gli 82 dollari al barile nonostante l’aumento delle scorte statunitensi di greggio e il monito dell’AIE su un possibile surplus di offerta da qui al 2030.

L’oro viaggia in area 2.310 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia a 67.500 dollari.

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L’agenda degli eventi

Ieri sera, la banca centrale americana ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha lasciata aperta la porta a due tagli, suggerendo che le proiezioni potrebbero non includere gli ultimi aggiornamenti positivi.

Proprio ieri, a ridosso dell’annuncio della Fed, è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese. La speranza di un intervento sui tassi a settembre rimane viva, anche se le chance si sono ridotte dopo ieri sera.

Oggi sono in programma i numeri sulla produzione industriale della zona euro e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.