Tim arranca ancora in Borsa: non basta Ok da Antitrust Ue a cessione Rete
Nuova seduta, nuova tensione per Tim a Piazza Affari. Dopo la volatilità di ieri, oggi il titolo del gruppo guidato da Pietro Labriola ha imboccato la strada dei ribassi e in questo momento Telecom Italia sta recuperando terreno (è stato sospeso per eccesso di ribasso). Tim scivola nonostante ieri abbia incassato il via libera da parte Commissione europea che ha approvato senza condizioni l’acquisizione di NetCo da parte di Kkr. Da Bruxelles hanno così concluso che “l’operazione non solleva preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza nello Spazio economico europeo”.
L’operazione da circa 22 miliardi si avvia quindi a completarsi nei tempi previsti.
Operazione NetCo, via libera (senza condizioni) da Bruxelles
E’ arrivato ieri sul finale di seduta la decisione ufficiale della Commissione europea ha approvato senza condizioni, a norma del regolamento UE sulle concentrazioni, l’acquisizione di NetCo da parte del fondo americano KKR. La decisione, precisa Bruxelles in una nota, riguarda l’acquisizione, da parte di Kkr, di NetCo, che comprende le attività della rete di telefonia fissa primaria e dorsale di Telecom Italia e di FiberCop (joint venture di Tim e Kkr responsabile della rete di telefonia fissa secondaria di Tim).
La Commissione “ha esaminato l’impatto dell’operazione sul mercato all’ingrosso dei servizi di accesso alla banda larga in Italia e ha concluso che l’operazione non ridurrebbe in modo significativo il livello di concorrenza. In particolare, ha constatato che il fondo Usa “non avrà la capacità di limitare l’accesso ai servizi passivi (vale a dire le infrastrutture). Per ciascun prodotto all’ingrosso il numero di reti disponibili e di fornitori all’ingrosso rimarrà invariato e il potere di mercato di NetCo non aumenterà sostanzialmente rispetto a quello che detengono attualmente Tim o FiberCop.
Inoltre, la Commissione segnala che l’operazione non aumenterà la probabilità di un coordinamento tra NetCo e OpenFiber, dal momento che Fastweb continuerà a esercitare una pressione concorrenziale su NetCo e sulla sua concorrente di lunga data, Open Fiber. Inoltre, è probabile che NetCo e Open Fiber continuino a competere, sia per attrarre nuovi clienti sia per installare reti in fibra ottica, in nuove zone o in quelle dell’altra parte.
La Commissione ha indicato che l’accordo quadro di servizi (master services agreement, “MSA”) che disciplinerà il rapporto tra NetCo e Tim a seguito dell’operazione non è parte integrante della transazione, in quanto non si tratta di un accordo con cui Kkr acquisisce il controllo su NetCo.
“Tim prende atto con favore dell’autorizzazione della Commissione Europea al perfezionamento dell’operazione di cessione di NetCo a Optics Bidco, società controllata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR), notificata dall’acquirente lo scorso 19 aprile”, si legge nella nota del gruppo tlc italiano nella quale si segnala che “la decisione assunta dalla Commissione Europea in fase 1 consente di confermare che l’operazione verrà perfezionata nelle tempistiche previste”.
Equita: “arriva a compimento un progetto essenziale per riequilibrare la struttura finanziaria”
“Con l’ok dell’autorità viene meno l’ultima condizione sospensiva dell’operazione che quindi gode ora di piena visibilità e che si avvia ad essere completata nelle tempistiche inizialmente previste (pensiamo per fine giugno) – commentano gli analisti di Equita -. Si tratta di una notizia molto importante in quanto arriva a compimento un progetto essenziale per riequilibrare la struttura finanziaria del gruppo visto che consente a Tim di portare la leva a 2x D/Ebitda per fine 2024″.
Da Equita aggiungono che si tratta di un progetto sul cui completamento “il mercato ha nutrito sempre un certo scetticismo vista la complessità dell’operazione e i molti tentativi andati a vuoto succedutisi negli ultimi 20 anni“. E aggiungono: “avremmo detto che le notizia dell’ok dall’autorità europea fosse una notizia scontata visti i numerosi articoli delle ultime settimane che puntavano in questa direzione, ma la reazione del titolo di ieri ai risultati del primo trimestre più focalizzata sui numeri del gruppo integrato che su quelli di ServCo fanno pensare che forse il mercato nutriva ancora dubbi sull’esito dell’analisi dell’autorità”.
Capitolo trimestrale
La giornata di ieri è stata scandita dai numeri trimestrali ma anche dall’attesa per la decisione dell’Antitrust europeo che è arrivata sul finire della seduta. Una notizia che ha condizionato l’intera giornata in Borsa: il titolo che è arrivato a cede il 10% ha messo a segno in pochissimo un recupero che l’ha portato a chiudere col segno positivo.
Soffermiamoci sulla trimestrale di Tim, annunciata a mercati chiusi il 29 maggio. Tra i dati più salienti del gruppo nei primi mesi del 2024 la crescita per il quinto trimestre consecutivo l’Ebitda after lease, che si è attestato a 1,2 miliardi di euro trainato dalle performance in Brasile (+22,7%) che hanno bilanciato la debolezza del mercato domestico (-4,6%). “I risultati del primo trimestre 2024 di Telecom Italia sono stati sostanzialmente in linea con le stime di consensus pubblicate dalla società”, commentano gli analisti di Goldman Sachs sottolineando che “la forte crescita brasiliana compensa in gran parte la performance più debole delle attività domestiche”.