Family office: debito tra i timori più grandi. Come cambiano i portafogli
Il pericolo di un conflitto geopolitico importante, il cambiamento climatico e gli elevati livelli di debito. Sono queste le principali preoccupazioni che affliggono i family office per i prossimi cinque anni. Così emerge dal Global Family Office Report 2024 di UBS basato sugli insight di 320 singoli family office in sette regioni del mondo. Family office che rappresentando famiglie con un patrimonio netto medio di 2,6 miliardi di dollari, riuscendo così a coprire oltre 600 miliardi di dollari di ricchezza.
Crisi del debito, tra le preoccupazioni dei family office
Andando nei dettagli del report di UBS emerge in primis come il 48% sia preoccupato per una crisi del debito in un momento in cui i paesi occidentali sono gravati da alti livelli di debito pubblico che potrebbero sembrare insostenibili.
Mentre le economie sembrano stabilizzarsi, la geopolitica risulta essere sul medio termine la principale preoccupazione dei family office, seguita dal cambiamento climatico. Nell’arco di 12 mesi, il 58% è preoccupato dalla possibilità di un conflitto geopolitico di grande portata. Si teme inoltre che le banche centrali possano ridurre i tassi di interesse solo lentamente, con il 37% dei family office che ha dichiarato di temere un aumento dei tassi di interesse e il 39% un aumento dell’inflazione.
Quando si chiede di guardare più in là nel tempo, nell’arco di cinque anni, le preoccupazioni sul lungo termine diventano più evidenti. Se il conflitto geopolitico rimane la preoccupazione principale (62%), quasi la metà (49%) è preoccupata per il cambiamento climatico.
Nel futuro sostenibilità
Per quanto riguarda le sfide future, se la sostenibilità richiederà sempre più attenzione, i family office cercano anche una maggiore sofisticatezza. La sostenibilità sta diventando un tema sempre più importante che riguarda non solo i portafogli di investimento dei family office, ma anche le prospettive a lungo termine delle attività operative. Più della metà (57%) dei family office con un’attività operativa sta già prendendo in considerazione le analisi sulla sostenibilità per le proprie attività operative o prevede di farlo in futuro. Man mano che il tema della sostenibilità matura, i family office hanno bisogno di maggiori informazioni e consulenza. Secondo il 37% degli intervistati, una migliore analisi dei dati per misurare l’impatto degli investimenti e/o delle operazioni aziendali aiuterebbe a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e/o d’impatto.
Portafogli verso allocazioni più bilanciate
“Il report di quest’anno mostra che i family office hanno seguito i piani di cambiamento sostanziale dell’asset allocation strategica che avevamo previsto nell’edizione del 2023. Aumentando il peso nel reddito fisso dei mercati sviluppati, hanno reintrodotto un maggiore equilibrio tra obbligazioni e azioni“, ha dichiarato George Athanasopoulos, head of Global Family and Institutional Wealth, Co-Head of Global Markets di UBS.
Tradotto in pratica: i portafogli si sono spostati verso allocazioni più bilanciate, con il più alto peso verso il reddito fisso dei mercati sviluppati visto negli ultimi cinque anni. È aumentata la fiducia nella gestione attiva come strumento di diversificazione del portafoglio, mentre l’intelligenza artificiale (AI) è in cima ai temi d’investimento. Gli investimenti alternativi, si legge nel report, continuano a costituire una parte significativa dei portafogli, fornendo un’ulteriore fonte di diversificazione e di rendimento. Nel medio termine, i family office sono preoccupati soprattutto per il pericolo di un conflitto geopolitico importante, per il cambiamento climatico e per gli elevati livelli di debito.