I titoli del giorno a Piazza Affari: bancari in rialzo con Mps e Bper, sottotono Eni
Viaggia in rialzo Piazza Affari nella penultima seduta della settimana, sovraperformando i principali listini europei sono in territorio negativo. Trainato dal comparto bancario che anche oggi appare tonico, l’indice Ftse Mib sta guadagnando in questo momento circa il XXXX. Si attende ora l’avvio di Wall Street, che ieri ha chiuso in deciso rialzo (in particolar modo il Nasdaq che ha messo a segno un +1,4%).
“La parola sollievo è quella che meglio descrive la reazione di mercato all’inflazione USA di ieri. Un numero in linea con le attese dopo tre mesi di sorprese negative è stato sufficiente per fornire carburante a tutte le asset class”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services, all’indomani del Cpi Usa di aprile.
Guardando alle performance di Piazza Affari, si mette in luce oggi Monte dei Paschi di Siena, migliore del listino, in scia all’upgrade di Moody’s. All’interno del comparto bancario bene anche Bper Banca. Indossa la maglia di peggiore del listino Eni.
Mps avanza dopo promozione Moody’s
Intonazione decisamente positiva a Piazza Affari per i bancari. Tra le migliori Banca Monte dei Paschi di Siena che sale di oltre il 3%, dopo avere incassato la promozione di Moody’s. L’agenzia di rating Usa ha, infatti, migliorato i rating della banca senese di 1 notch, portando, tra gli altri, il rating standalone Baseline Credit Assessment a “ba2” da “ba3”, il long-term deposit rating a “Baa3” da “Ba1” e il long-term senior unsecured debt a “Ba2” da “Ba3”.
In una nota vengono spiegate le ragioni che hanno portato all’upgrade di Moody’s: “riflette il miglioramento del merito di credito della banca negli ultimi anni, nonché il rafforzamento della propria solvibilità e ristabilita capacità di generare utili, anche grazie all’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro e al favorevole contesto dei tassi di interesse”.
Un miglioramento che tiene conto anche dell’aumento della solidità patrimoniale, rafforzata dai profitti del 2023, con un livello del CET1 ratio fully loaded che al 31 marzo 2024 è pari al 18,2%, ben al di sopra del target al 2026 del piano industriale.
C’è un’altra banca del Ftse Mib che si mette in luce oggi, con rialzi sempre attorno al 3%: si tratta di Bper che avanza dopo il successo del collocamento del green bond senior preferred. Su questo fronte la banca emiliana ha precisato che il bond, collocato per un valore di 500 milioni di euro, ha scadenza 7 anni e prevede la possibilità di rimborso anticipato (call) dopo 6 anni. Gli ordini raccolti dalla banca a fronte dell’emissione dell’obbligazione sono stati superiori a 2,4 miliardi di euro.
Lunedì sia Mps sia Bper staccheranno cedola, in una giornata in cui è prevista una pioggia di dividendi a Piazza Affari.
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Giornata di cali, invece, per Eni in Borsa. Il titolo del big petrolifero guidato da Descalzi cede circa il 2%, all’indomani della mossa del Tesoro. Ieri sera il ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) ha annunciato di avere avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di 91.965.735 azioni ordinarie del Cane a sei Zampe corrispondenti a circa il 2,8% del capitale sociale della società. Come sottolineano oggi gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione di acquisto su Eni, il collocamento è avvenuto a 14,85 euro ovvero l’1,7% di sconto rispetto alla chiusura di ieri di 15,11, per un incasso di poco inferiore a 1,4 miliardi di euro.
Il big dell’energia resta in ogni caso a controllo pubblico visto che CDP detiene oltre il 28% e nelle mani del Mef resta una quota di circa il 2%.