Btp Green in arrivo con emissione sindacata: mandato alle banche
In arrivo la nuova emissione del Btp Green. Calato da poco il sipario sull’ultima edizione del BTP Valore che ha raccolto poco più di 11 miliardi di euro, il Tesoro è pronto a lanciare il Btp verde con scadenza ottobre 2037. E’ arrivata nel pomeriggio la comunicazione del ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) con la quale annuncia di avere affidato a BNP Paribas, Crédit Agricole Corp. Inv. Bank, Deutsche Bank A.G., NatWest Markets N.V. e UniCredit S.p.A il mandato per il collocamento di un nuovo BTP Green 30 ottobre 2037. Come ricordano da via XX Settembre si tratta di “titoli di Stato italiani i cui proventi sono destinati al finanziamento di iniziative sostenute dallo Stato (incentivi fiscali e spese) con ricadute ambientalmente sostenibili”.
Ripartizione delle spese
Le dimensioni del portafoglio di spese a cui attingere per tutte le emissioni del 2024, inclusive anche della riapertura in asta del BTP Green 2031 nel marzo 2024, si collocano in un range compreso tra 11,5 e 13,5 miliardi di euro. Il Mef annuncia anche una ripartizione indicativa tra le 6 categorie previste nel quadro di riferimento: ovvero efficienza energetica (circa 48%-53%), trasporti (27% – 33%), prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare (7,5%-8,5%), tutela dell’ambiente e della diversità biologica (6,5%-8,5%), ricerca (4%-5%) e infine fonti rinnovabili per l’energia (1%).
Con una precisazione: “le voci di spesa relative agli anni passati si fondano su dati di consuntivo, mentre per il 2024 ci si basa su una stima che, partendo dagli stanziamenti di bilancio e dalle evidenze storiche, estrapola i probabili pagamenti effettivi che si verificheranno nell’anno”. Nelle prossime settimane è atteso il rapporto su allocazione e impatto Btp Green 2024.
Btp Green, come funzionano
Il Tesoro ricorda che i BTP Green sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali. “Garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata semestralmente, ed il rimborso del valore nominale alla scadenza”, segnalano dal Mef ricordando che il primo BTP Green, emesso dal Tesoro Italiano il 3 marzo 2021, ha scadenza 30 aprile 2045.
Entrando più nel dettaglio i titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di euro, che su quelli non regolamentati, mentre, i risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid.
Btp Green 2045, nel 2021 il debutto del bond verde dello Stato italiano
Ha debuttato nel marzo 2021 il primo bond verde dello Stato italiano. Nella sua prima edizione il titolo di Stato dedicato al finanziamento delle spese sostenute dallo Stato a positivo impatto ambientale, con scadenza 30 aprile 2045, aveva una cedola annua dell’1,50%. Allora, all’operazione circa 530 investitori per una domanda complessiva di oltre 80 miliardi di euro, “raggiungendo – sottolineava il Mef – il record di richieste nelle emissioni inaugurali di Green Bond sovrani in Europa”.
La distribuzione geografica del titolo era stata molto diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di oltre 40 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati circa il 73,7% dell’emissione, mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 26,3%.
La nuova edizione rivolta agli investitori istituzionali, annunciata ieri, rappresenta il quarto collocamento.