Piazza Affari chiude debole (-0,27%), bene Terna e Leonardo
Piazza Affari chiude arretrata rispetto alle altre borse europee, con il Ftse Mib in ribasso dello 0,3% a 34.151 punti. In calo Pirelli (-2,6%) alla vigilia dei conti, Stm (-2,3%) e Saipem (-2,2%). Avanzano invece Terna (+2,45%) e Leonardo (+2,75%) dopo i rispettivi risultati. La società di servizi pubblici ha registrato ricavi in rialzo del 20% e un utile netto in aumento del 34%. L’azienda della difesa ha riportato ordini e profitti sopra le attese e ha confermato la guidance per il 2024.
In frenata Wall Street, dopo quattro sedute consecutive in positivo, con performance contrastanti per le megacap. In ribasso Intel dopo il taglio delle stime sui ricavi, a causa del ban statunitense sulle esportazioni di chip a Huawei.
Dall’agenda macro sono giunti i dati sulla produzione industriale tedesca, in calo dello 0,4% mensile e del 3,3% annuo, meno delle attese. Le vendite al dettaglio dell’Italia sono rimaste invariate a marzo rispetto al mese precedente (+2% su base annua).
Per quanto riguarda la politica monetaria, la banca centrale svedese ha tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 bp al 3,75%. Sullo sfondo resta l’incertezza sulle prossime mosse della Fed, in attesa dei dati della prossima settimana sull’inflazione Usa.
Nel comparto obbligazionario, lo spread Btp-Bund staziona a circa 133 punti base, con il decennale italiano al 3,79% e il Bund al 2,46%.
Tra le materie prime, risalgono le quotazioni del petrolio con il Brent a 83,5 dollari al barile, dopo il calo delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Eia.
Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,075 mentre il dollaro/yen risale 155,6 nonostante i commenti di Ueda, governatore della Boj, che suggeriscono un prossimo rialzo dei tassi.