Piazza Affari zavorrata dalle banche, occhi su Fed dopo job report
Le banche frenano Piazza Affari e il Ftse Mib chiude in flessione dello 0,3% a 33.629 punti, con Mps (-5%), Intesa Sanpaolo (-3,1%), Bper (-2,9%) e Banco Bpm (-2,9%) in coda al listino. In controtendenza Brunello Cucinelli (+3%), Interpump (+2,9%) e Stm (+2,6%).
La banca guidata da Carlo Messina ha registrato risultati in crescita nel primo trimestre, ma gli utili e la guidance non hanno sorpreso gli analisti. Lunedì diffonderà i risultati anche l’altra big delle banche italiane, Unicredit, in una settimana densa di appuntamenti per le trimestrali di Piazza Affari.
In giornata sono stati pubblicati i dati americani di aprile sull’occupazione, che hanno mostrato nonfarm payrolls inferiori alle stime (175 mila), un tasso di disoccupazione in lieve aumento al 3,9% e una crescita annua dei salari medi orari in rallentamento più delle attese al 3,9%.
Il report ha alleviato i timori per le pressioni inflazionistiche derivanti dal mercato del lavoro portando ad un indebolimento del dollaro, una discesa dei rendimenti obbligazionari e spingendo Wall Street nelle prime ore di scambi, mentre salgno le chance di un taglio dei tassi a settembre. In spolvero Apple (+7%) all’indomani dei conti e dell’annuncio di un maxi buyback da 110 miliardi di dollari.
In calo l’indice Ism servizi Usa (a 49,4 punti) mentre la disoccupazione in Italia è scesa al 7,2% e nell’eurozona è rimasta sui minimi al 6,5%.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 132 punti base, con il decennale italiano al 3,83% e il Bund al 2,51%, aspettando il giudizio di Fitch sul rating dell’Italia (attualmente a “BBB” con outlook stabile).
Tra le materie prime, il petrolio Brent si muove intorno a 83,5 dollari al barile mentre l’oro scende a 2.291 dollari l’oncia.
Sul Forex il cambio euro/dollaro si porta a 1,076 e il dollaro/yen scivola sotto quota 153. La valuta giapponese si è allontanata dai minimi degli ultimi 34 anni rispetto al biglietto verde, dopo il sospetto intervento delle autorità giapponesi per sostenere la valuta locale.
Per quanto riguarda la prossima settimana, focus giovedì sulla riunione della Boe la bilancia commerciale cinese di aprile mentre venerdì usciranno i verbali della Bce e il dato sulla fiducia dei consumatori Usa dell’Università del Michigan.