Eurozona: Pmi vicino a record in 15 anni, boom del mercato del lavoro
L’attività economica dell’Eurozona ha continuato ad espandersi ad uno dei tassi più elevati degli ultimi due decenni, con un ritmo di crescita solo lievemente indebolito malgrado i diffusi ritardi sulla catena di distribuzione. Per la prima volta nel periodo pandemico, l’espansione del settore terziario ha superato quella del manifatturiero, sostenuta dalle progressive riaperture dell’economia. E’ ciò che emerge dalla lettura flash dell’indice Pmi elaborato dall’istituto IHS Markit.
Il Pmi Composito dell’Eurozona è sceso dal record in 15 anni di luglio di 60,2 a 59,5 punti di agosto. Quest’ultimo valore eguaglia quello avutosi a giugno, registrando con quest’ultimo la seconda espansione più rapida dal 2006. Nel dettaglio, il Pmi servizi si è attestato a 59,7 punti (59,8 a luglio), marginalmente più lenta rispetto al picco in 15 anni di luglio, dal momento che alcune aziende hanno nuovamente subìto la pressione del recente rialzo dei contagi. Tuttavia, la crescita del settore terziario ha superato per la prima volta quella del manifatturiero, grazie alla progressiva diminuzione delle misure anti Covid-19 nel corso del mese. Il Pmi manifatturiero nella zona euro è sceso a 61,5 punti (62,8 a luglio), evidenziando un infiacchimento per il secondo mese consecutivo e segnando il tasso più debole da febbraio. Il rallentamento della crescita produttiva è principalmente legato ai disagi sulla catena di fornitura. Tuttavia, la produzione manifatturiera ha continuato ad aumentare ad un ritmo superato raramente nella storia dell’indagine.
Il livello di fiducia è rimasto tra i maggiori dal 2012, anno in cui i dati comparabili sono stati per la prima volta disponibili. Tuttavia,
viste le preoccupazioni sulla variante Delta, l’ottimismo è diminuito per il secondo mese consecutivo fino a toccare il valore minimo da
marzo. L’occupazione è nel frattempo aumentata allo stesso tasso record in 21 anni di luglio.
“Ad agosto, la ripresa economica dell’Eurozona ha mantenuto uno slancio eccezionale, con un indice Pmi indebolito solo di poco rispetto al recente record di luglio ma che in questo terzo trimestre ha posto le basi per raggiungere la media più alta in 21 anni”, ha commentato Chris Williamson,
Chief Business Economist presso IHS Markit.