Piazza Affari chiude in ribasso, tracollo Stellantis (-10,1%)
Finale negativo per le borse europee, in un contesto di vendite sull’azionario alla vigilia della Fed. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dell’1,6% a 33.746 punti, con Stellantis (-10,1%) a picco dopo i dati su ricavi e consegne del primo trimestre, rispettivamente in calo del 12% e del 10%, mentre il Cfo Natalie Knight ha annunciato pressioni sui margini in Europa. Sottotono anche Iveco Group (-3,2%) e Saipem (-2,3%) mentre avanzano Finecobank (+1,65%) e Bper (+1,5%).
I dati sull’inflazione dell’eurozona hanno confermato la crescita dei prezzi al consumo al 2,4% annuo, in linea con marzo, mentre l’indice core è sceso meno delle attese, dal 2,9% al 2,7%. Buone notizie dal Pil del primo trimestre, in aumento dello 0,3%, che segnala una tenue ripresa per l’economia del blocco dopo la debolezza di fine 2023. In Italia, l’inflazione è scesa allo 0,9% (1% il dato armonizzato) e il Pil è cresciuto più delle aspettative, dello 0,3%.
In rosso anche Wall Street dopo gli ultimi dati che hanno evidenziato un crollo della fiducia dei consumatori e persistenti pressioni salariali, a ridosso del meeting della Federal Reserve. Gli operatori ascolteranno con attenzione le parole del presidente Jerome Powell, per capire le chance residue di tagli dei tassi nel 2024. Attesa anche per i conti di Amazon e di Apple, rispettivamente stasera e giovedì a mercati chiusi, oltre al rapporto sul mercato del lavoro in uscita questo venerdì.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 132 punti base dopo il calo di ieri, con il decennale italiano in risalita al 3,90% e il Bund al 2,58%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent scivola sotto gli 87 dollari al barile e l’oro buca al ribasso i 2.300 dollari l’oncia. Sul Forex il cambio euro/dollaro scambia poco sotto quota 1,07 e il dollaro/yen si attesta a 157,5 tra le crescenti speculazioni su un intervento effettuato dalle autorità giapponesi per sostenere la valuta locale.