Market Mover: è la settimana della Fed e dell’inflazione Ue. In Italia focus sui conti di Intesa Sanpaolo
Inizia una settimana particolarmente ricca di spunti macroeconomici e societari per i mercati finanziari, con l’attenzione puntata sulla Federal Reserve (Fed) che mercoledì si riunirà e, secondo le attese, esiterà ancora ad effettuare il taglio dei tassi considerando le pressioni inflazionistiche ancora molto accese come sostengono gli analisti di Mps Capital Services. Sempre per gli Usa, come ogni primo venerdì del mese, in arrivo i dati del mercato del lavoro con l’aggiornamento sulla disoccupazionem sulle nonfarm payrolls e la voce salari.
In settimana attesi i dati sul PIL dei paesi della zona euro e l’inflazione nella zona euro (compresa in Italia). A Piazza Affari entra nel vivo la stagione delle trimestrali bancari con Intesa SanPaolo, la prima big ad alzare il velo sui conti.
A Wall Street il focus resta sulle trimestrali delle big tech, con i numeri di Amazon ed Apple in arrivo nei prossimi giorni.
Vediamo nel dettaglio gli appuntamenti più importanti della settimana dal 29 aprile al 3 maggio.
Lunedì 29 aprile
L’agenda macro di oggi vede alle 11:00 i dati sulla fiducia dell’economia, dei consumatori e delle imprese dell’Unione Europa, nonchè l’inflazione della Germania. Nel pomeriggio è atteso dagli Usa l’indice Fed Dallas.
Martedì 30 aprile
In pubblicazione i dati sull’inflazione nell’eurozona per cui il consensus di Bloomberg si attende un dato generale stabile al 2,4% mentre il dato core dovrebbe rallentare al 2,7% dal precedente 2,9%, per effetto, secondo alcuni operatori, dell’effetto Pasqua che ha mantenuto più alta l’inflazione da servizi a marzo.
Attesi domani anche i dati sul PIL delle principali economie della zona euro, mentre negli USA è prevista la pubblicazione di diversi dati, tra cui la fiducia dei consumatori e l’indice dei prezzi case S&P/CS.
Mercoledì 1° maggio
Gli occhi degli investitori sono tutti per la banca centrale americana. Secondo gli strategist di MPS Capital Services la Fed dovrebbe confermare la retorica emersa di recente dai discorsi di diversi membri sulla necessità di aspettare ulteriormente prima di effettuar un primo taglio dei tassi, viste le recenti pressioni inflazionistiche tenaci. Sarà poi interessante ascoltare, continuano gli analisti, la conferenza stampa di Powell, per vedere se il Governatore manterrà la porta aperta ad un possibile taglio nel terzo trimestre, luglio o settembre, considerando che il mercato al momento prezza pienamente un taglio da 25 punti base solo a novembre. Un tema oggetto di discussione sarà sicuramente il rallentamento del Piano di Quantitative easing, una decisione su tale argomento potrebbe già giungere in questa riunione o al massimo in quella successiva di giugno.
Da monitorare l’indice ISM manifatturiero, ma anche il primo test per il mercato del lavoro di aprile con il sondaggio ADP.
La earnings season continua con i conti di Apple. in questa prima parte del 2024. La società di Cupertino, già alle prese con grattacapi strettamente legati al business, deve anche far i conti con una serie di vicende legali che stanno contribuendo a frenare il titolo. L’ultima in ordine di tempo è la causa intentata dagli Stati Uniti contro il monopolio degli iPhone.
Giovedì 2 maggio
Infine continua la ‘sfilata’ dei risultati trimestrali delle big tech statunitensi: il 30 aprile sarà il turno di Amazon dopo la chiusura di Wall Street. Nel corso della mattinata è atteso anche il Pmi manifatturiero italiano, mentre l’Ocse pubblica il nuovo outlook.
Venerdì 3 maggio
Focus nella giornata di venerdì per i dati sul mercato del lavoro con la crescita dei nuovi occupati attesa rallentare, ma rimanere ad un ritmo superiore alle 200mila unità. In pubblicazione anche l’ISM servizi.
La stagione delle trimestrali delle banche italiane inizierà ufficialmente con la pubblicazione dei conti di Intesa SanPaolo, la banca italiana guidata dal ceo Carlo Messina, che farà il proprio annuncio nella giornata di venerdì, 3 maggio.
A mercati chiusi arriva anche il verdetto di Fitch sul rating italiano, dopo le conferme di S&P e Dbrs.