I titoli del giorno a Piazza Affari: sale Azimut, debolezza per Tim
Seduta sempre improntata alla prudenza per Piazza Affari. Sui mercati si soppesano le parole di ieri del presidente della Federal Reserve (Fed), Jerome Powell, che ha rimarcato come la banca centrale americana non abbia fretta di allentare la propria politica monetaria. Nella sostanza Powell ha confermato i tagli “a un certo punto” nel corso dell’anno ma ha anche sottolineato il fatto di non ritenere “appropriato tagliare i tassi di interesse fino a quando non avremo maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile al ribasso verso il 2%”.
Domani si attende un nuovo test macro importante sui mercati con la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro americano per il mese di marzo, con un focus su le nonfarm payrolls e sui salari.
Intanto a Milano il Ftse Mib si muove poco sotto la parità a quota 34.470,25 punti (-0,03%). Tra i titoli del giorno Telecom Italia e Azimut.
Azimut tonica, analisti guardano a mossa su Klim
Giornata intonata al rialzo per Azimut a Piazza Affari, tra i migliori del Ftse Mib. Il mercato sta guardando agli annunci di ieri, con la big del risparmio gestito che ha stipulato una serie di accordi vincolanti per la cessione a Petershill di Goldman Sachs Asset Management della partecipazione in Kennedy Lewis (Klim) per un corrispettivo di 225 milioni di dollari.
Gli analisti si concentrano sulla plusvalenza. Da Equita ricordano che l’investimento iniziale di azimut in Klim, effettuato nel 2020 tramite la controllata Azimut Alternative Capital Partners (AACP), era pari a 60 milioni per il 19,3% del capitale. “Di conseguenza, l’operazione genera una plusvalenza che, al netto delle tasse, stimiamo in area 120-130 milioni ai tassi di cambio attuali”.
Tim resta sotto i fari dopo sentenza Corte Roma
Tim resta sotto i fari a Piazza Affari. Il titolo, il peggiore in questo momento del Ftse Mib, cede circa l’1,6%, gettandosi alle spalle lo sprint visto ieri sera in chiusura in scia all’annuncio che la Corte d’Appello di Roma ha chiuso in favore del gruppo un contenzioso durato quindici anni relativo alla restituzione del canone concessorio preteso per il 1998, l’anno successivo alla liberalizzazione del settore, e richiesto in restituzione dalla società. Nel dettaglio, nella nota diffusa ieri il gruppo delle telecomunicazioni ha precisato:
La somma dovuta è pari al canone originario, di poco superiore a 500 milioni di euro, più la rivalutazione e gli interessi maturati per un totale pari a circa 1 miliardo di euro. La sentenza è immediatamente esecutiva e Tim avvierà da subito le procedure per il recupero dell’importo in questione.
“Pensiamo che il mercato non prezzerà al 100% la notizia, in parte per le incertezze sui tempi di incasso e in parte per le altre vertenze legali che insistono sul bilancio di Tim
Tim, Intesa avvia copertura con rating buy
Settore europeo delle telecomunicazioni sotto i fari di Intesa Sanpaolo che avvia la copertura con un outlook positivo, dopo le deboli performance degli ultimi anni. Gli esperti hanno avviato la copertura anche su Tim, con rating buy e target price di 0,40 euro. Tra le top pick il gruppo italiano delle tlc, ma anche BT e Vodafone “in scia al significativo upside della valutazione”.
In particolare, gli esperti mettono in evidenza come i driver specifici del settore siano migliorati e nel complesso il comparto settore può offrire driver positivi sia nel breve, sia nel medio periodo, “come evidenziato dalle guidance al 2024 e dai piani industriali recentemente presentati dagli operatori”.