Borse Europa terminano all’insegna degli acquisti dopo il dato sull’inflazione dell’eurozona
Le principali borse europee archiviano la seduta odierna in rialzo dopo il dato sull’inflazione dell’eurozona che è scesa più del previsto a marzo.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,45% a 34.480,87 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,4%), il Cac40 francese (+0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,5%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Finecobank dopo l’upgrade di Morgan Stanley, che ha alzato la raccomandazione sul titolo a overweight con target price a 16,3 euro (da neutral e 13,5 euro). In evidenza anche Telecom Italia, in scia ad una sentenza favorevole a Tim che potrebbe determinare un risarcimento da 1 miliardo di euro da parte dello Stato. Bene Bper Banca e Banco Bpm, su cui Moody’s ha confermato i principali rating al livello ‘investment grade’.
Al contrario, i peggiori del listino sono Hera e Stellantis.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano ancora in rialzo al 3,87% e quello del Bund al 2,4%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro torna sopra quota 1,08 mentre il dollaro/yen rimane su livelli elevati a 151,75 in attesa di un eventuale intervento delle autorità giapponesi per contrastare l’indebolimento della valuta locale.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si avvicina ai 90 dollari al barile, dopo che l’Opec+ ha confermato i tagli alla produzione fino a fine giugno e le scorte statunitensi di greggio sono aumentate di 3,2 milioni di barili (-4,3 mdb le riserve di benzina e -1,3 mdb i distillati).
Bitcoin scambia a 66.300 dollari.
L’agenda degli eventi
Dall’agenda macroeconomica, l’inflazione dell’eurozona è scesa più del previsto a marzo, con l’indice complessivo al 2,4% e il dato core al 2,9%. Dati che rafforzano la prospettiva di un allentamento dei tassi a giugno, mentre è da escludere un taglio nel meeting di questo mese (giovedì prossimo).
Negli Usa, il report Adp sugli impieghi nel settore privato, che precede i nonfarm payrolls di venerdì, ha evidenziato 184 mila nuove buste paga, più delle 150 mila previste. L’indice ISM servizi, invece, è calato inaspettatamente a 51,4 punti a marzo, in attesa di un discorso di Jerome Powell, presidente della Fed.