I titoli del giorno a Piazza Affari: rally di Fineco, focus anche su Azimut e Stellantis
Dopo avere archiviato un primo trimestre in crescita per i listini azionari globali, il secondo trimestre parte all’insegna dell’incertezza e di una certa cautela che traspare anche oggi sui mercati. A metà seduta, in attesa dell’opening bell a Wall Street, le Borse europee mostrano dei lievi rialzi. Compresa Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che sale dello 0,3% circa a quota 34.435,9 punti.
Gli investitori si concentrano su alcuni dati macro della giornata, tra cui l’inflazione nella zona euro per il mese di marzo. Stando ai dati diffusi dall’Eurostat l’indice dei prezzi al consumo è salito meno delle attese al 2,4% e il dato core al 2,9%. Il calo dell’inflazione è incoraggiante, ma gli economisti di ING non vedono nessun taglio ad aprile. “Questa lettura migliore del previsto aumenta le possibilità di tagli dei tassi da parte della Bce, ma non ci aspettiamo che avvengano nella riunione di questo mese”, segnalano da ING.
Guardando all’andamento dei big del Ftse Mib, in pole position FinecoBank in rally dopo la promozione di JPMorgan. Tra le storie di giornata un’altra big del risparmio gestito, Azimut, e Stellantis che si posiziona invece sul fondo del listino milanese.
Fineco, balzo in avanti con promozione JPMorgan
Rally di Fineco a Piazza Affari sostenuta dall’upgrade firmato da JPMorgan. Il titolo sui massimi a quasi un anno avanza di oltre il 5% e ora viaggia a quota 14,35 euro (massimo intraday a 14,495 euro). Gli analisti della banca Usa hanno alzato la raccomandazione a overweight da neutral, fissando il target price a quota 16,3 euro dal precedente 13,5 euro. Secondo Enrico Bolzoni, analista di JPMorgan, Fineco ha raggiunto un “punto di svolta”, aspettandosi che la ripresa del mercato, il lancio di nuovo prodotto, e un miglioramento del sentiment possa portare a upgrade degli utili e al re-rating del titolo.
Azimut, sotto i fari nuova mossa su Kennedy Lewis Investment Management
Restando nel mondo del risparmio gestito di Piazza Affari, sotto i riflettori l’ultima operazione di Azimut. La società guidata da Pietro Giuliani che la settimana scorsa ha annunciato il progetto di una nuova banca digitale con la separazione della parte dei consulenti, ha comunicato al mercato di avere stipulato una serie di accordi vincolanti con Petershill at Goldman Sachs Asset Management per acquisire l’intera partecipazione di Azimut in Kennedy Lewis Investment Management (“KLIM”) per un corrispettivo complessivo interamente in contanti di 225 milioni di dollari. L’investimento iniziale di Azimut per la sua quota in KLIM è stato pari a 60 milioni di dollari.
“Questa transazione significa creare reale valore per i nostri azionisti e conferma la validità del nostro percorso intrapreso molti anni fa volto all’espansione internazionale e alla crescita negli investimenti alternativi, che costituiscono un’opportunità unica per i nostri clienti in termini di ampiezza di gamma prodotti e soprattutto risultati – commenta il presidente di Azimut, Pietro Giuliani -. La nostra strategia di far emergere il valore dell’azione Azimut Holding si sta concretizzando, e con la notizia di oggi rimaniamo ancora più convinti che la parte in azioni del dividendo dovrebbe esprimere un valore superiore allo 0,40 euro per azione proposto all’Assemblea. Ricordo che noi abbiamo fuori dall’Italia circa 35 società operative (parte delle 130 partecipate e 19 affiliate all’estero) con assets in gestione e clienti il cui valore non è attualmente riflesso in quello dell’azione Azimut”.
Stellantis nelle retrovie del Ftse Mib
Ancora una seduta all’insegna delle vendite per Stellantis che si posiziona tra i peggiori titoli del Ftse Mib. L’azione del gruppo dell’auto cede circa il 2,5% circa . Ieri il titolo che vanta la maggiore capitalizzazione a Piazza Affari ha risentito della valutazione di JPMorgan che stima volumi e ricavi in calo nel primo trimestre 2024.
Gli analisti si stanno inoltre soffermando sui recenti dati sulle immatricolazioni. Tra questi Equita, che conferma la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Stellantis, e sottolinea come il mese di marzo sui mercati europei sia stato in calo (con 2 giorni lavorativi in meno). In particolare, cita il caso francese e quello italiano. Su quest’ultimo fronte indica: le immatricolazioni sul mercato “italiano (circa 9% dei volumi) sono calate del 4% su base annua a 162mila veicoli (+6% YTD a 451mn). Si tratta del primo calo dopo 19 mesi di rialzi, imputabile all’attesa dei nuovi incentivi che sono in procinto di entrare in vigore. Stellantis ha sottoperformato, calando dell’11,6% a/a a 53mila unità (+4% YTD a 151 mila unità)”.