Borse Europa chiudono la seduta con un pioggia di vendite dopo la pausa pasquale
Le principali borse europee archiviano con ribassi di circa l’1% la prima seduta dopo la pausa legata alle festività pasquali.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 2 aprile 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in calo dell’1,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dell’1,22% a 34.325,23 punti.
Poco mossi anche il Dax tedesco (-1,1%) e il Cac40 francese (-0,9%), mentre arretra l’Ibex35 spagnolo (-0,9%)
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo sui petroliferi con Eni e Saipem. Tra i migliori anche Iveco Group.
Al contrario, i peggiori del listino sono Azimut, Brunello Cucinelli e Diasorin.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,79% e quello del Bund al 2,39%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, il cambio euro/dollaro oscilla intorno a quota 1,07 e il dollaro/yen rimane in area 151,5.
Tra le materie prime, il petrolio Brent torna sopra gli 88,8 dollari al barile.
Bitcoin scambia a 65.700 dollari.
L’agenda degli eventi
Dall’agenda macroeconomica, nell’Eurozona, il Pmi manifatturiero finale di marzo ha evidenziato un valore di 46,1 punti, sopra il consensus e il preliminare (entrambi 45,7 punti). In Italia, nello stesso mese, l’omologo indicatore si è attestato a 50,4 punti, in miglioramento oltre le attese (48,8 punti) rispetto ai 48,7 punti di febbraio.
L’inflazione tedesca è scesa a marzo al +2,3% a marzo, dal +2,7% su base annua a febbraio. Domani uscirà invece il report chiave sull’inflazione dell’eurozona, mentre venerdì è previsto il rapporto americano sul mercato del lavoro.
Per quanto riguarda le banche centrali, attenzione al sondaggio Bce sulle aspettative di inflazione. I consumatori della zona euro hanno ridotto le aspettative di inflazione a breve nel mese di febbraio, ma le proiezioni a più lungo termine sono rimaste invariate. Secondo l’indagine mensile, i consumatori vedono ora l’inflazione complessiva al 3,1% nell’anno a venire, inferiore rispetto alle aspettative del 3,3% di un mese prima.
Il tutto dopo le parole caute del presidente Powell, che ha ribadito la forza dell’economia statunitense e che non c’è fretta di tagliare i tassi. Il Pce core Usa a febbraio è cresciuto dello 0,3% mensile e del 2,8% su base annua, in linea con le attese degli analisti.