Btp: dal MEF nuovi titoli a 3 e 7 anni nel secondo trimestre 2024
In attesa delle ultime aste di BOT e BTP di marzo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha diffuso l’aggiornamento trimestrale sull’attività di emissione del debito pubblico, il quadro macroeconomico e di finanza pubblica. Ecco tutti i dettagli sui nuovi collocamenti del Tesoro, le riaperture di titoli in circolazione e le emissioni lorde stimate per il prosieguo del 2024.
Nuovi Btp a 3 e a 7 anni in emissione nel 2° trimestre
Nel periodo aprile-giugno, il MEF ha in programma l’emissione di due nuovi titoli:
- un BTP 3 anni
- un BTP 7 anni
Per quanto riguarda il Btp triennale, la scadenza è fissata per il 15 luglio 2027 e l’ammontare minimo è pari a 9 miliardi di euro.
Il titolo a 7 anni, invece, ha scadenza 15 luglio 2031 e un ammontare minimo di €10 miliardi.
Come precisato dal MEF, l’ammontare minimo si riferisce al valore che il circolante del titolo dovrà necessariamente raggiungere prima di essere sostituito da una nuova emissione sulla stessa scadenza. Nel corso del secondo trimestre, potranno altresì essere emessi ulteriori nuovi titoli sulla base delle condizioni dei mercati finanziari.
Le riaperture di Btp in circolazione
Nel secondo trimestre del 2024, aggiunge il Tesoro, potranno essere offerte ulteriori tranche dei seguenti titoli in corso di emissione:
- BTP 27/02/2024 – 28/01/2026 3,20%
- BTP 15/01/2024 – 15/02/2027 2,95%
- BTP 01/03/2024 – 01/07/2029 3,35%
- BTP 16/01/2024 – 15/02/2031 3,50%
- BTP 01/03/2024 – 01/07/2034 3,85%
Inoltre, in relazione alle condizioni di mercato, il MEF si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli.
Infine, il MEF potrà offrire ulteriori tranche di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, non più in corso di emissione, per assicurare l’efficienza del mercato secondario.
MEF prevede emissioni a medio-lungo per €228-248 nei prossimi 9 mesi
A fine febbraio 2024, il MEF ha effettuato emissioni di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo nominale complessivo pari a circa 67 miliardi di euro.
L’attività di funding, per lo stesso periodo, oltre a coprire il Fabbisogno del Settore Statale, ha consentito di rifinanziare titoli di Stato a medio-lungo termine in scadenza, inclusi gli ammontari riacquistati in operazioni di concambio e buyback, per un importo complessivo pari a circa 50 miliardi di euro.
Per il resto dell’anno, dal 1° marzo al 31 dicembre, l’attività di funding dovrà tener conto delle scadenze di titoli di Stato a medio-lungo termine per un importo complessivo pari a 211 miliardi di euro, ai quali va aggiunta la quota di Fabbisogno del Settore Statale dei prossimi mesi.
Tenuto conto delle disponibilità di cassa attuali, delle emissioni del mese di marzo effettuate e di quelle già annunciate che regolano entro il 31 marzo, pari a circa 45 miliardi di euro, rispetto agli obiettivi di fine anno, per la restante parte del 2024, dal 1° aprile al 31 dicembre, si stimano pertanto emissioni lorde di titoli a medio-lungo termine in area 228-248 miliardi di euro. Considerate le scadenze, questo implica una stima di emissioni nette per circa 39-59 miliardi di euro nello stesso periodo.
Vita media debito pari a 7,03 anni
A fine febbraio 2024, lo stato di avanzamento del programma di emissione per l’anno in corso si è attestato al 19%, percentuale che sale al 33% se si includono le emissioni effettuate e quelle già annunciate che regolano nel mese di marzo.
La vita media del debito al 29 febbraio è stata pari a 7,03 anni, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (6,97 anni). Il costo medio all’emissione fino a fine febbraio 2024 è stato pari al 3,62% (contro 3,76% del 31 dicembre 2023)
Il quadro macroeconomico: prospettive favorevoli
Nel quarto trimestre del 2023, in un contesto connotato dall’instabilità dello scenario internazionale e da condizioni finanziarie restrittive, il PIL ha registrato un aumento dello 0,2% t/t. Nel complesso del 2023, il PIL è cresciuto dello 0,9%, conseguendo un risultato migliore di quello prefigurato nel DPB 2024 (0,8%) e superiore a quello dell’area dell’euro (+0,4%).
Sulla base degli indicatori congiunturali più recenti, le prospettive risultano complessivamente positive. Alla debolezza dell’attività manifatturiera si contrappone il ritrovato slancio dei servizi.
La resilienza del mercato del lavoro e la prosecuzione della fase di rallentamento dell’inflazione dovrebbero sostenere la domanda privata, in un quadro segnato dall’allentamento delle condizioni finanziarie, connesso con le attese di graduale normalizzazione della politica monetaria, e dall’impulso alla crescita fornito dagli investimenti del PNRR.
Nonostante le turbolenze geopolitiche in corso, la buona performance delle esportazioni dovrebbe consolidare il miglioramento del saldo delle partite correnti registrato nel 2023.
Le prossime aste di Bot e Btp
Oggi va in scena l’ultima asta di Bot di marzo, nella quale vengono collocati titoli per un importo complessivo di 8,5 miliardi di euro. Domani, invece, è in programma l’asta di Btp a medio-lungo termine e CCTeu indicizzati all’inflazione dell’eurozona, per un totale di €9,75 miliardi.
Per quanto il mese prossimo, ecco le date ufficiali delle emissioni di aprile: