Borse Europa chiudono in rosso dopo alcuni macro Usa deludenti
Le principali borse europee archiviano la seduta odierna in territorio negativo, frenate dall’andamento di Wall Street dopo alcuni dati macro sottotono.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,29% a 33.786,18 punti.
Debole il Dax tedesco (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,7%), mentre sale il Cac40 francese (+0,3%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Iveco Group, Saipem e Telecom Italia.
Al contrario, i peggiori del listino sono Eni, Banca Monte Paschi Siena e Amplifon.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,67% e quello del Bund al 2,42%, in scia al balzo dei Treasury Usa al 4,28%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, cambio euro/dollaro in discesa sotto 1,09 e dollaro/yen sopra la soglia di 148 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent sale ancora a oltre 85 dollari al barile, all’indomani dei dati sulle scorte americane che hanno evidenziato un calo delle riserve di greggio e benzina.
Bitcoin ritraccia dai massimi a 70.500 dollari.
L’agenda di oggi
I dati americani sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio hanno sottolineato le sfide che la Fed deve affrontare nell’ultimo miglio del suo percorso per riportare l’inflazione verso il target del 2%. L’indice dei prezzi alla produzione ha segnalato un aumento delle pressioni sui costi (+0,6% mensile e più 1,6% su base annua, contro 0,3% e 1,2% del consensus). Le vendite retail hanno mostrato segni di indebolimento, con una crescita dello 0,6% contro lo 0,8% stimato. Inferiori alle attese le richieste di sussidi di disoccupazione.
Per quanto riguarda le banche centrali, Yannis Stournaras, membro del Consiglio direttivo della Bce, ritiene che l’istituto debba tagliare i tassi due volte prima della pausa estiva di agosto e altre due volte entro fine anno, senza lasciarsi influenzare dalla Federal Reserve.