Market mover della settimana: inflazione Usa in vetta, occhio a giorno “Tre streghe” sui mercati
Dopo la sbornia di dati e appuntamenti della settimana passata, l’ottava che prende il via oggi veder nell’inflazione Usa il market mover principale. Uno degli ultimi dati di rilievo che finirà sul tavolo della Federal Reserve (Fed) che si riunirà la prossima settimana (meeting in agenda il 19/20 marzo). Un dato che arriva dopo le parole “accomodanti” del presidente Jerome Powell nel doppio appuntamento al Congresso e i dati sul mercato del lavoro americano di febbraio (altro dato monitorato da vicino dalla Fed).
Vediamo nel dettaglio quelli che sono i market mover dell’ottava appena iniziata.
Il calendario della settimana 9-15 marzo: in arrivo inflazione Usa
L’inflazione Usa è, senza dubbio, il market mover della settimana che ha preso il via oggi. Il dato in uscita domani arriva a pochi giorni di distanza dai dati del mercato del lavoro di febbraio, che ha registrato nei settori non agricoli un aumento di 275 mila nuovi posti di lavoro (oltre le attese) e il tasso di disoccupazione che si attesta al 3,9%, e a una settimana di distanza dall’audizione di Jerome Powell, numero uno della banca centrale Usa che “ha lasciato i mercati con un sapore e retogusto dovish”. “Le affermazioni che la Fed non sia lontana dal taglio dei tassi hanno colto di sorpresa la maggior parte degli investitori – sottolinea Francesco Pesole, FX Strategist di ING – che probabilmente sio stavano preparando a un tono più hawkish (da falco n.d.r.) sulla base dei dati resilienti”.
In particolare, Powell ha dichiarato sul tema tassi e inflazione: “Stiamo aspettando di diventare più fiduciosi nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile al ritmo del 2%. Quando avremo quella fiducia, e non siamo lontani da quel momento, sarà appropriato iniziare a ritirarci dal livello restrittivo”.
Vediamo ora nel dettaglio il calendario, giorno per giorno, con una precisazione sugli orari di pubblicazione dei dati negli Usa. L’ora legale, che in Italia scatterà nella notte tra il 30 e il 31 marzo, negli Stati Uniti è entrata in vigore ieri (il cosiddetto ‘Daylight Saving Time‘). Di conseguenza, fino a venerdì 29 marzo, gli scambi inizieranno a New York con un’ora di anticipo e quindi alle 14:30 italiane. Subiranno delle modifiche anche gli orari dei calendari macroeconomici.
Lunedì 11 marzo: NY Fed asapettative inflazione
Pochi spunti macro in agenda oggi. L’attenzione degli operatori è negli Stati Uniti, con òla pubblicazione da parte della New York Fed dell’inflazione a un anno.
Martedì 12 marzo: inflazione Usa in primissimo piano
Domani 12 marzo occhi puntati sull’inflazione statunitense. Secondo il consensus raccolto da Bloomberg il Cpi Usa generale è atteso invariato su base annua al 3,1% mentre il dato ‘core’, che esclude le voci più volatili come alimentari ed energia, dovrebbe scendere al 3,7% dal precedente 3,9%. Nella prima lettura del 2024, quella di gennaio, l’inflazione statunitense era stata definita ‘sticky’ (appiccicosa insomma), dimostrando come spesso accade quanto percorrere l’ultimo miglio (verso il target della Fed) possa risultare impegnativo impegnativo.
“Dato che la Fed si concentra sull’inflazione piuttosto che sulla crescita, il calo degli utili ha proseguito la narrativa dovish, mentre le previsioni dell’ISM hanno sorpreso al ribasso. Il CPI core di martedì dovrebbe aumentare dello 0,3%, in calo rispetto al forte 0,4% di gennaio, e l’attenzione si concentrerà sul capire se i dati di gennaio siano stati un caso stagionale o l’inizio di una nuova ripresa“, si legge in un commento a cura del Global Credit Team di Algebris Investments, società di gestione del risparmio globale.
Oltre ai prezzi, da monitorare anche i dati sul mercato delò lavoro britannico e il dato Nfib sull’ottimismo delle pèiccole imprese.
Mercoledì 13 marzo: Pil Uk e produzione Ue in evidenza
Diversi gli spunti in calendario mercoledì 13 marzo. Tra i principali l’aggiornamento sul Pil britannico, ma anche la produzione industriale (entrambi i dati sono per il mese di gennaio). Aggiornamento settimanale anche i dati Aie su scorte e produzione greggio.
Giovedì 14 marzo: carrellata dati Usa
Carrellata di dati Usa sotto la lente nella giornata di giovedì 14 marzo. In uscita le vednite al dettaglio, i prezzi alla produzione e le richieste settimanali di nuovi sussidi alla disoccupazione.
Venerdì 15 marzo: BoE su aspettative inflazione e immobili Cina
La settimana si chiude venerdì 15 marzo con numerosi appuntamenti macro e non. Sui mercati scatta anche la giornata delle “tre streghe“, ma il calendario prevede anche la pubblicazione in Cina del dato sull’andamento degli immobili e delle indagine sulle aspettative di inflazione nel Regno Unito. Sempre in amattinata l’Istat pubblica le vendite al dettaglio per il mese di gennaio. Trittico di dati Usa nel pomeriggio italiano: manifattura Stato New York, produzione industriale e Fiducia calcolata dall’Università del Michigan.