Piazza Affari debole in avvio insieme all’Europa
Partenza in ribasso per le borse europee, dopo i guadagni dell’ultima settimana. A Piazza Affari, il Ftse Mib apre in calo dello 0,6% a 33.180 punti, con A2a (-3,3%), Mps (-2,8%) e Bper (-2,2%) tra le peggiori mentre avanza Tim (+1,8%) dopo l’integrazione del piano industriale.
La giornata odierna non prevede appuntamenti rilevanti, in attesa del dato chiave di domani sull’inflazione statunitense. I prezzi al consumo arrivano dopo il job report di venerdì che ha evidenziato un mercato del lavoro ancora resiliente ma senza eccessivi rischi di risalita dell’inflazione, offrendo alla Fed maggiori possibilità di tagliare i tassi quest’anno.
Nei prossimi giorni sono in programma anche le vendite al dettaglio Usa, i dati sui salari nel Regno Unito e le dichiarazioni di alcuni banchieri della Bce. In Cina, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,7% e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,7% annuo a febbraio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in prossimità dei 130 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,54% e quello del Bund al 2,24%. Tra le materie prime, il petrolio Brent staziona a 82 dollari al barile, mentre l’oro aggiorna i massimi e scambia oltre i 2.180 dollari l’oncia.
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,094 e dollaro/yen sotto i 147 yen per dollaro, dopo la revisione del Pil giapponese del quarto trimestre da -0,1% a +0,1%. La mancata recessione dell’economia nipponica rafforza le ragioni per un aumento dei tassi da parte della BoJ nella riunione di questo mese.
Il Bitcoin è salito per la prima volta sopra i 71.000 dollari.