Borse Europa aprono in rosso. Il focus è sull’inflazione Usa di domani
Le principali borse europee aprono la prima seduta della settimana all’insegna delle vendite, dopo i guadagni dell’ultima ottava.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 11 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dello 0,8%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un calo dello 0,8% in area 33.100 punti.
Deboli anche il Dax tedesco (-0,7%), il Cac40 francese (-0,4%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, dopo l’integrazione del piano industriale, Enel e Iveco Group.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Banca Monte Paschi Siena, A2a e Stmicroelectronics.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,54% e quello del Bund al 2,24%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,094 e dollaro/yen sotto i 147 yen per dollaro, dopo la revisione del Pil giapponese del quarto trimestre da -0,1% a +0,1%. La mancata recessione dell’economia nipponica rafforza le ragioni per un aumento dei tassi da parte della BoJ nella riunione di questo mese.
Tra le materie prime, il petrolio Brent staziona a 82 dollari al barile, mentre l’oro aggiorna i massimi e scambia oltre i 2.180 dollari l’oncia.
Il Bitcoin è salito per la prima volta sopra i 71.000 dollari.
L’agenda della settimana
La giornata odierna non prevede appuntamenti rilevanti, in attesa del dato chiave di domani sull’inflazione statunitense. Il dato generale è atteso dal consenso di Bloomberg invariato al 3,1% e quello core in rallentamento. I prezzi al consumo arrivano dopo il job report di venerdì che ha evidenziato un mercato del lavoro ancora resiliente ma senza eccessivi rischi di risalita dell’inflazione, offrendo alla Fed maggiori possibilità di tagliare i tassi quest’anno.
“I dati evidenziano che il mondo del lavoro incomincia a segnalare un po’ di raffreddamento, avvalorando l’ipotesi di un prossimo taglio del costo del denaro da parte della banca centrale statunitense, molto probabilmente a giugno (80% di possibilità secondo lo strumento del CME, FedWatch Tool)” commentano gli analisti di IG Italia.
Nei prossimi giorni sono in programma anche le vendite al dettaglio Usa, i dati sui salari nel Regno Unito, la produzione industriale dell’Eurozona e le dichiarazioni di alcuni banchieri della Bce. In Cina, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto dello 0,7% e i prezzi alla produzione sono scesi del 2,7% annuo a febbraio.