Enel, accordo con A2a per distribuzione in alcuni comuni della Lombardia. Tutti i dettagli
Utilities sotto i fari a Piazza Affari. Soprattutto A2A ed Enel. Nel fine settimana le due società hanno annunciato un accordo sulle attività di distribuzione elettrica in alcuni comuni della Lombardia. Nel dettaglio, il gruppo guidato da Flavio Cattaneo, attraverso la controllata e-distribuzione, venderà ad A2A il 90% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione (‘NewCo’), nel quale saranno conferite le attività di distribuzione elettrica in alcuni comuni delle province di Milano e Brescia. Una vendita che gli analisti vedono positivamente per Enel che si appresta a presentare la prossima settimana (il 21 marzo) i conti 2023.
I due titoli si muovono a velocità diverse in Borsa: se A2A è sul fondo del Ftse Mib, mentre Enel si muove in rialzo.
I dettagli
È arrivato sabato mattina il comunicato ufficiale di Enel nel quale fa sapere che, con l’obiettivo di razionalizzare la gestione delle reti di distribuzione che interoperano in Lombardia, la controllata e-distribuzione ha firmato un accordo con A2A per la cessione a quest’ultima del 90% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione, nel quale saranno conferite le attività di distribuzione elettrica in alcuni comuni delle province di Milano e Brescia.
Più nel dettaglio, l’intesa prevede il riconoscimento, da parte di A2A, di un corrispettivo pari a circa 1,2 miliardi di euro, definito sulla base di un Enterprise Value (riferito al 100%) pari a circa 1,35 miliardi di euro. Il corrispettivo, che sarà versato al closing, è soggetto a un meccanismo di aggiustamento prezzo tipico per questo tipo di operazioni. Al perfezionamento dell’operazione e-distribuzione manterrà una partecipazione pari al 10% del capitale sociale della NewCo, funzionale alla fase di start-up della società, che sarà oggetto di un meccanismo di opzioni put e call, esercitabili a partire dal primo anno successivo alla data di perfezionamento dell’operazione.
L’operazione dovrebbe generare nel 2024 un effetto positivo sull’indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel pari a circa 1,2 miliardi di euro e un impatto positivo sull’utile netto reported del Gruppo pari a circa 1 miliardo di euro.
Il closing dell’operazione, previsto entro il 31 dicembre 2024, è subordinato ad alcune condizioni sospensive, tra le quali il rilascio dell’autorizzazione Antitrust, il positivo completamento della procedura in materia di golden power presso la presidenza del Consiglio dei ministri e l’ottenimento del provvedimento di voltura delle concessioni del servizio di distribuzione elettrica a favore di NewCo.
Nella nota si precisa infine che l’accordo include anche la sottoscrizione di Memorandum of Understanding non vincolante per la possibile acquisizione di alcuni asset minori posseduti da A2A al di fuori delle provincie di Milano e Brescia.
Non annuncio che non ha, tuttavia, colto di sorpresa il mercato. Visto che l’operazione è inclusa nel piano strategico 2024-2026 ed è coerente – come segnala Enel – con l’obiettivo di sostenibilità finanziaria del Gruppo. Enel ha ricordato, infatti, che il business plan presentato lo scorso novembre prevede circa 12,2 miliardi di euro di investimenti nel triennio per le reti in Italia a beneficio dei 31 milioni di utenti finali che e-distribuzione continuerà a servire, in circa 7.300 comuni sul territorio nazionale, successivamente al perfezionamento.
Accordo sotto la lente degli analisti
“A nostro avviso si tratta di una operazione positiva per Enel che ottiene una valorizzazione molto alta dei propri asset (con l’obiettivo di aumentare gli investimenti nelle porzioni di rete a maggior extra-premialità regolatoria) e incrementa la visibilità sugli obiettivi di riduzione del debito di fine anno”, commentano gli analisti di Equita che mantengono la raccomandazione buy su Enel, con target price di 7,30 euro. Anche gli esperti di Intesa Sanpaolo hanno mantenuto il rating d’acquisto su Enel.
Il consenso Bloomberg indica 20 buy (circa il 76,9%), 6 hold (23,1%) e nessun sell sul titolo, con un target price medio a 7,57 euro, con un potenziale upside del 22,7%.