Wall Street: il grande giorno è arrivato, futures sull’attenti. Al via Jackson Hole, Fed verso tapering ‘dovish’?
Il grande giorno è finalmente arrivato: inizia oggi il simposio di Jackson Hole, nello stato dello Wyoming, l’evento che si tiene una volta all’anno, tra i più attesi dalla comunità finanziaria globale. Evento che si è tradotto in passato in grandi annunci da parte della Federal Reserve, e che si terrà anche quest’anno in forma virtuale, contrariamente a quanto era stato deciso all’inizio.
D’altronde la variante Delta corre anche negli Stati Uniti.
Gli investitori dovranno attendere tuttavia la giornata di domani per scoprire cosa bolle nella pentola di Jerome Powell, numero uno della Fed.
Il governatore parlerà alle 16 ora italiana: l’attesa è soprattutto per il destino che Powell riserverà al bazooka monetario QE con cui la Fed acquista ogni mese asset per un valore di $120 miliardi.
Quando sarà annunciato il tapering-riduzione degli acquisti? Alcuni analisti, menzionando il rinnovarsi dei timori per la variante Covid-19, hanno parlato nelle ultime sessioni della possibilità che il tapering, a prescindere da quando verrà annunciato, avverrà in modo lento. E che sostanzialmente la Fed rimarrà in qualche modo dovish.
I futures sugli indici azionari americani mostrano un andamento incerto dopo i nuovi valori massimi di chiusura testati ieri dal Nasdaq e dallo S&P 500. In particolare quest’ultimo ha superato durante la sessione la soglia di 4.500 punti per la prima volta in assoluto, per poi chiudere lievemente al di sotto.
Alle 12.30 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones sono praticamente ingessati, con una variazione pari a +0,03%, a 35.372 punti. I futures sullo S&P arretrano dello 0,08% a 4.489 punti circa, mentre quelli sul Nasdaq cedono lo 0,21% a 15.331 punti.
Non mancano le storie societarie positive. Tra i titoli Usa, occhio al titolo del gigante del software Salesforce, in rialzo dopo aver riportato utili del secondo trimestre e una forward guidance che ha battuto le stime degli analisti, e Ulta Beauty, +6% nell’afterhours sulla scia, anch’essa, di solidi risultati di bilancio.
Ieri il Dow Jones Industrial Average ha concluso la seduta in crescita di appena 39,24 punti (+0,1%), a 35,405.50; lo S&P 500 è avanzato dello 0.2% al nuovo record di chiusura di 4.496,19 dopo aver superato per l’appunto la soglia dei 4.500 punti per la prima volta in assoluto, mentre il Nasdaq Composite ha fatto +0,1% a 15.041,86 punti, anch’esso a un nuovo record di chiusura.
Nel giorno del via libera al simposio di Jackson Hole, nuove indicazioni macro arriveranno dal fronte degli Stati Uniti.
Alle 14.30 ora italiana sarà diffuso il report settimanale sulle richieste dei sussidi di disoccupazione. Gli economisti interpellati da Dow Jones prevedono un aumento da 348.000 a 350.000 unità.
Focus anche sulla pubblicazione, alla stessa ora, della revisione del dato relativo al Pil Usa del secondo trimestre. Gli analisti prevedono una revisione al rialzo dal +6,5% precedentemente comunicato a +6,7%.
Intanto, i tassi sui Treasuries a 10 anni sono saliti fino all’1,352%, al record dall’inizio del mese di agosto, quando erano saliti fino all’1,364%.
Da segnalare che il balzo dei contagi di coronavirus in Asia e nel mondo non ha impedito oggi alla Bank of Korea, Banca centrale coreana, di alzare i tassi per la prima volta in quasi tre anni.
La Bank of Korea è diventata ufficialmente la prima banca centrale, tra le principali in Asia, a ritirare gli stimoli monetari straordinari lanciati per far fronte alle conseguenze economiche del Covid-19.
La preoccupazione per il boom dei debiti dei consumatori ha prevalso sulla paura della variante Delta.
I tassi sono stati alzati dello 0,25% allo 0,75%. Il governatore Lee Ju-yeol ha confermato inoltre il suo tono hawkish, suggerendo che ulteriori strette potrebbero arrivare, in quanto i dati macro stanno confermando una fase di surriscaldamento per la quarta economia asiatica.