I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su trimestrali Moncler e Prysmian. Debole Tim
Stagione delle trimestrali sotto i riflettori a Piazza Affari. In primo piano i numeri di Saipem, ma anche quelli di Poste Italiane, Moncler e Prysmian. I conti di Leonardo verranno invece comunicati stasera a mercati chiusi. E sono questi i titoli che nel corso della mattinata si sono messi maggiormente in evidenza sul Ftse Mib, posizionandosi in vetta al listino milanese.
Nelle retrovie del Ftse Mib c’è Telecom Italia.
Moncler: ricavi a un soffio da quota 3 mld nel 2023
Tra le regine del Ftse Mib di oggi, oltre a Saipem che vola dell’11%, c’è Moncler dopo la pubblicazione dei risultati finanziari migliori delle attese e la buona partenza nel 2024. Il gruppo guidato da Remo Ruffini ha registrato ricavi consolidati pari a 2,98 miliardi, in crescita del 17% a cambi costanti, (+15% a cambi correnti) Osservando le vendite del brand Moncler e quelle di Stone Island che aumentano rispettivamente del 17% a 2,57 miliardi e del 2% a 411,1 milioni.
Con una solida crescita a doppia cifra nel quarto trimestre, guidata dalla forza del canale distributivo Direct-to-Consumer (DTC), e con una crescita in tutte le regioni. In crescita anche il risultato netto di gruppo che si è attestato a 611,9 milioni dai 606,7 milioni del 2022, ma quest’ultimo dato includeva un beneficio fiscale straordinario di 92,3 milioni per il riallineamento del valore fiscale del marchio Stone Island. L’Ebit di gruppo è stato, invece, di 893,8 milioni contro i 774,5 milioni dell’anno precedente, con un’incidenza sui ricavi del 30% rispetto al 29,8%.
Approvata la proposta di distribuzione di un dividendo pari a euro 1,15 per azione, con un payout ratio del 51% sull’utile netto consolidato.
“Il contesto in cui operiamo rimane complesso e imprevedibile. Lo affronteremo rimanendo vigili, forti della nostra agilità e reattività. Allo stesso tempo, continueremo ad investire nella nostra organizzazione, nei nostri marchi e nel talento eccezionale all’interno del nostro Gruppo, con una visione di lungo termine e spingendoci verso vette sempre più alte”, ha dichiarato il ceo Remo Ruffini.
Prysmian: conti, outlook e lista cda
Intonazione positiva nel giorno dei conti anche per Prysmian che guadagna oltre il 3%. Per il gruppo italiano i ricavi hanno mostrato una lieve flessione annua dell’1% a 15,35 miliardi, ma l’Ebitda adjusted è salito del 9,4% a 1,63 miliardi. L’utile netto è aumentato del 7,5% a 547 milioni dai 509 milioni conseguiti nel 2022, mentre quello di pertinenza degli azionisti della capogruppo è salito a 529 milioni.
Sotto la lente del mercato la decisa generazione di cassa, con il free cash flow a 724 milioni, in crescita del 29,5% e ben al di sopra della parte alta della guidance (550-650 milioni), ma anche l’indebitamento finanziario netto che è diminuito a 1.188 milioni a fine anno (1.417 milioni al 31 dicembre 2022), grazie alla forte generazione di flussi di cassa.
“Alla luce del nostro solido portafoglio ordini in tutti i segmenti, siamo fiduciosi di raggiungere gli obiettivi del 2024. Sono pronto a prendere la guida di questa azienda e della nostra straordinaria squadra per rafforzare ulteriormente il posizionamento di player globale di soluzioni di cablaggio in grado di guidare la transizione energetica e la trasformazione digitale” ha dichiarato il ceo designato Massimo Battaini, che prenderà il posto di Valerio Battista. Nel dettaglio, l’outlook 2024 l’Ebitda rettificato è previsto nell’intervallo 1.575-1.675 milioni e il free cash flow previsto nel range 675-775 milioni.
Capitolo cedola
Per la questione cedola, il consiglio di amministrazione ha approvato un aumento del dividendo a 0,70 euro per azione che si raffronta con 0,6 euro del 2022. L’ammontare complessivo sarà di circa 191 milioni. “Il dividendo, ove deliberato, sarà posto in pagamento a partire dal 24 aprile 2024, con record date il 23 aprile 2024 e data stacco il 22 aprile 2024”, si legge nel comunicato ufficiale del gruppo.
Prysmian ha ricordato come i dividendi rappresentino un pilastro importante della strategia di allocazione del capitale del gruppo, come delineato nel corso del Capital Markets Day dello scorso ottobre. La società prevede di aumentare progressivamente il dividendo totale distribuito agli azionisti di circa il 10% annuo, nel periodo 2023-2027.
Rinnovo cda, board approva lista candidati cda
E’ di oggi la notizia che il consiglio di amministrazione di Prysmian ha deliberato all’unanimità di presentare all’assemblea ordinaria degli azionisti, prevista per il prossimo 18 aprile, la propria lista di candidati per il rinnovo del board nel triennio 2024-2026.
La lista del cda è composta da questi candidati: Jaska Marianne de Bakker, Francesco Gori (candidato alla carica di presidente), Massimo Battaini (candidato alla carica di ceo), Ines Kolmsee, Valerio Battista (candidato alla carica di vicepresidente), Annalisa Stupenengo, Pier Francesco Facchini, Tarak Bhadresh Mehta, Emma Marcegaglia, Richard Keith Palmer, Barbara Cominelli e Mei Mei Chow.
Tim in rosso, sequestro della procura per servizi Vas
Tra i titoli in calo oggi c’è Telecom Italia che indietreggia di quasi il 2%. Nel radar del mercato le notizie della richiesta di sequestro della Guardia di Finanza in relazione al fenomeno delle attivazioni illecite e irregolari dei servizi di valore aggiunto (vas) ai danni di ignari utenti. In particolare, la procura di Milano ha disposto il sequestro di circa 322 milioni di euro a una serie di aziende, tra cui appunto Tim per una cifra pari a quasi 250 milioni.
Ieri in una nota sono arrivate alcune precisazioni del gruppo guidato da Labriola che scrive:
“Tim ha appreso con sorpresa dagli organi di stampa della richiesta di sequestro, presentata dalla Procura di Milano e concessa dal Gip del Tribunale di Milano, in relazione al fenomeno delle attivazioni irregolari dei servizi di valore aggiunto (Vas), la quale interviene a oltre cinque anni dai fatti per cui si procede. La società, sin dal 2019, non appena ha avuto contezza di irregolarità, ha proceduto di propria iniziativa a segnalare i fatti alla Procura di Roma, la quale, all’esito del procedimento, ha qualificato i fatti come truffe ai danni di Tim”.
Tim ha tuttavia precisato di avere “tempestivamente adottato ogni iniziativa per tutelare la propria clientela, provvedendo, tra il 2019 e il 2020, al rimborso di tutte le attivazioni irregolari di cui ha avuto contezza e al blocco dei servizi a valore aggiunto risultati interessati da attivazioni irregolari” e “pertanto confida che ogni aspetto della presente vicenda sarà chiarito nei tempi più brevi”.