Poste Italiane: il mercato apprezza i conti 2023 in attesa del piano
Poste Italiane festeggia in borsa dopo i conti del quarto trimestre 2023, in cui ha riportato un Ebit superiore alle stime degli analisti. Cresce l’attesa per il 20 marzo, data in cui verrà presentato nuovo piano industriale 2024-2028.
I risultati del quarto trimestre di Poste Italiane
Nel periodo ottobre-dicembre i ricavi di Poste Italiane sono stati pari a 3,19 miliardi di euro, in aumento del 4,1% su base annua e lievemente superiori alle previsioni (consensus Bloomberg 3,14 miliardi).
Nel dettaglio, le entrate da servizi di corrispondenza, pacchi e distribuzione sono pari a 991 milioni (-1,2%), servizi finanziari 1,37 miliardi (+15%), servizi assicurativi 425 milioni (-16%) e servizi di pagamento e mobile 399 milioni (+12%).
L’Ebit del gruppo si attesta a 515 milioni, in aumento del 60%, a fronte di 508 milioni delle stime. Corrispondenza, pacchi e distribuzione hanno generato una perdita operativa di 197 milioni (-481 mln nel 4Q 2022), servizi finanziari un utile di 214 milioni (-10%), servizi assicurativi 375 milioni (-18%), pagamenti e mobile 122 milioni (+12%).
L’utile netto consolidato è più che triplicato a 411 milioni (da 144 milioni), battendo le stime (359 milioni).
I conti del 2023
Nell’intero esercizio i ricavi sono aumentati del 5,4% a 12,01 miliardi, con un solido contributo da pagamenti e servizi finanziari.
In particolare, i ricavi di pagamenti e mobile sono cresciuti del 27,5% a 1,41 miliardi, mentre i servizi finanziari del 5,9% a 5,2 miliardi, con attività finanziarie investite per 581 miliardi, supportate da una raccolta netta retail di oltre 1,2 miliardi, trainate da una solida raccolta netta assicurativa, che ha conseguito una performance oltre il livello di mercato.
La business unit corrispondenza, pacchi e distribuzione ha raggiunto il break-even in anticipo rispetto alla guidance, con ricavi pari a 3,7 miliardi, in crescita del 2,6%.
Nel 2023 il risultato operativo (Ebit) ha stabilito un nuovo record, raggiungendo i 2,62 miliardi (+9,4% rispetto al 2022), più che raddoppiato rispetto al livello del 2017 e in linea con la guidance del 2023 di 2,6 miliardi.
L’offerta nel business dell’energia ha registrato oltre 500 mila sottoscrizioni, in anticipo rispetto alla guidance prevista per il 2023.
Poste Italiane aumenta il dividendo
L’utile netto evidenzia una crescita del 22,1% a 1,9 miliardi, con un EPS pari a € 1,48.
A fronte della solida generazione di utili, il Cda proporrà all’assemblea un dividendo di € 0,80 per azione (consensus Bloomberg 0,72 euro), in crescita di circa il 13% rispetto alla proposta originaria di € 0,71, per un ammontare totale di cedole per il 2023 pari a 1,0 miliardo, in aumento del 23% rispetto al 2022.
Le parole di Matteo Del Fante, AD di Poste Italiane
“Il nostro modello di business diversificato, resiliente e sostenibile e la continua razionalizzazione dei costi sono una prova concreta della nostra strategia unica e vincente“, ha dichiarato Matteo Del Fante, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Poste Italiane.
“Siamo la “platform company” leader in Italia focalizzata sul cliente, al servizio delle esigenze degli italiani sia fisicamente – attraverso la nostra capillare rete di uffici postali e punti di contatto PuntoPoste, sia virtualmente – attraverso la nostra estesa presenza digitale.”
“Poste Italiane è pronta ad abbracciare il futuro, sfruttando i punti di forza dei suoi risultati e la resilienza del suo business, con il supporto della nostra visione strategica che si è dimostrata ben ponderata. Sono certo che continueremo a crescere e a creare valore per tutti i nostri stakeholder e presenteremo il 20 marzo il nostro nuovo piano 2024-2028, inaugurando la fase successiva della storia di crescita di Poste Italiane.”
La reazione del titolo a Piazza Affari
In seguito ai risultati, il titolo Poste Italiane mostra un rialzo intorno al 3% a Piazza Affari, registrando una delle migliori performance tra le società del Ftse Mib.
Con la performance odierna le azioni della società guidata da Del Fante portando i guadagni da inizio anno al 5,6% circa, toccando i massimi da febbraio 2022.
Le raccomandazioni degli analisti, riportate da Bloomberg, si suddividono tra 9 Buy, 6 Hold e 1 Sell, con un target price medio di 11,95 euro, leggermente superiore all’attuale prezzo di borsa in area 10,9 euro.
Sullo sfondo il dossier privatizzazione di Poste Italiane
Poste Italiane resta al centro delle discussioni su una possibile cessione di una partecipazione statale, che il governo Meloni intende portare avanti per fare cassa e ridurre l’enorme debito pubblico.
Recentemente, il ministro dell’Economia e delle Finanze (Mef), Giancarlo Giorgetti ha confermato l’obiettivo un piano di privatizzazioni da 20 miliardi nel triennio, pari all’1% del Pil.
A fine gennaio, il Consiglio dei ministri ha approvato la cessione di una quota detenuta dal Mef in Poste Italiane, attualmente pari al 29,26%, mentre Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, detiene il 35% del capitale.