Borse Europa iniziano poco mosse, in attesa dei dati macro
Le principali borse europee iniziano la seduta odierna poco mosse, in un clima di attesa per gli appuntamenti chiave dei prossimi giorni: l’inflazione dell’eurozona (venerdì) e il core Pce statunitense (giovedì).
Panoramica sull’apertura delle Borse del 28 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un calo dello 0,4% in area 32.500 punti.
Poco mossi il Dax tedesco (+0,1%), il Cac40 francese (+0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui bancari con Telecom Italia, Unipol e A2A.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto su Nexi, Stmicroelectronics e Stellantis.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in risalita al 3,9% e quello del Bund al 2,46%. In Italia, intanto, prosegue il collocamento del Btp Valore, dopo i primi due giorni di collocamento caratterizzati da una forte domanda.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro in lieve calo a 1,082 e dollaro/yen in rafforzamento a 150,75 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si mantiene sopra quota 82 dollari al barile, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.
L’agenda macro
Questa settimana conosceremo i dati più recenti sull’inflazione nelle economie dei G3. L’indice dei prezzi al consumo (CPI) di gennaio relativo al Giappone è aumentato del 2% su base annua a gennaio, superando le aspettative e sostenendo potenziali aumenti dei tassi in Giappone quest’anno. Giovedì sarà la volta del deflatore dei consumi personali (PCE) degli Stati Uniti per il mese di gennaio e venerdì si conclude con le stime del CPI di febbraio per l’area euro.
In mattinata sono previsti i dati italiani ed europei sulla fiducia, mentre nel pomeriggio l‘attenzione si concentrerà sulla seconda lettura del Pil americano e sugli interventi di alcuni membri della Fed (Bostic e Williams) che votano per le decisioni del Fomc.
Come spiegano gli analisti di Allianz Global Investors, “negli Usa, per giovedì sono attesi il deflatore del PCE complessivo e core di gennaio, per il quale il mercato si aspetta una crescita mensile resiliente, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,4%. Tali dati saranno determinanti per capire quando la Federal Reserve potrebbe iniziare a tagliare i tassi. In Giappone usciranno inoltre i dati di gennaio su vendite al dettaglio e produzione industriale.
Venerdì nell’Eurozona saranno pubblicate le stime per il CPI di febbraio, a nostro parere rilevanti per valutare i prossimi interventi sui tassi della Banca Centrale Europea. Negli Usa sarà invece reso noto l’indice manifatturiero ISM di febbraio, che secondo il mercato resterà invariato a quota 49,1″. Venerdì infine verranno diffusi i Pmi cinesi.