Borse Europa chiudono con rialzi sopra l’1% trainate dall’euforia di Wall Street
Chiusura di seduta all’insegna degli acquisti per le principali borse europee, sostenute anche dall’andamento positivo di Wall Street dopo i conti di Nvidia.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,7%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta con un progresso dell’1,06% a 32.356,26 punti.
Euforia anche sul Dax tedesco (+1,5%) e sul Cac40 francese (+1,3%), mentre più contenuto l’Ibex35 spagnolo (+0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Tenaris, Banco Bpm e Amplifon.
Al contrario, i peggiori del listino sono le utility con Italgas, Terna e Snam.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund , con il rendimento del decennale italiano al 3,9% e quello del Bund al 2,43%.
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Forex e Commodity
Sul Forex il cambio euro/dollaro oscilla in area 1,082 e il dollaro/yen sale a 150,5 yen per dollaro.
Tra le materie prime, il petrolio Brent rimane sopra 83 dollari al barile, dopo l’aumento delle scorte statunitensi emerso dai dati Eia.
Gli eventi clou di oggi e domani
In giornata sono stati diffusi gli indici Pmi preliminari di febbraio dell’eurozona, che hanno segnalato una ripresa dei servizi, mentre l’attività manifatturiera resta frenata dalla debolezza della Germania. Inoltre, le minute della Bce hanno evidenziato un “ampio consenso tra i membri sul fatto che fosse prematuro discutere di tagli dei tassi”.
Domani l’attenzione si concentrerà sul sondaggio relativo alle aspettative di inflazione a 1-3 anni e su un discorso di Isabel Schnabel, membro del Consiglio direttivo dell’Eurotower.
Ieri anche le minute della Fed hanno confermato un approccio cauto, con la banca centrale sempre “molto attenta” ai rischi di inflazione.
Nel pomeriggio, i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione hanno mostrato un calo a 201 mila unità, meno delle stime, segnalando la continua forza del mercato del lavoro americano, mentre le vendite di case esistenti sono aumentate del 3,1% a gennaio, più delle attese. I Pmi manifatturiero e servizi degli Usa si attestano rispettivamente a 51,5 e 51,3 punti.