I titoli del giorno a Piazza Affari: sotto la lente Iveco, i bancari con Mps ed Enel con nuovo bond ibrido
Seduta positiva per Piazza Affari che si muove in rialzo a 31.969,79 punti (+0,85%), avvicinandosi a grandi passi verso la soglia dei 32mila punti. A Milano, come nel resto d’Europa, si guarda alla pubblicazione dei verbali della Fed stasera e domani a quelli della Bce.
Intanto sui mercati l’attenzione resta alta anche sul tema delle trimestrali Usa, in vista stasera a mercati americani chiusi della pubblicazione dei conti della big dell’intelligenza artificiale Nvidia. Numeri che rappresentano un po’ un “leading indicator” per la velocità di sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Tornando a Piazza Affari, tonica Iveco e i bancari con Banca Monte dei Paschi. Poco mossa Enel all’indomani del lancio del bond ibrido.
Iveco resta tra e migliori del Ftse Mib
Solo le recenti performance rialziste di Unipol hanno scalzato Iveco dalla vetta di migliori titoli del Ftse Mib di questo primo scorcio di 2024 (+36,2% YTD rispetto al +39% circa di Unipol). Oggi il titolo Iveco torna a mettersi in mostra, con un rialzo di oltre il 5% in scia all’upgrade firmato dagli analisti di BoFa Global Research. In particolare, gli esperti hanno alzato la raccomandazione a buy dal precedente neutral e il target price è pari a 20 euro (implica un rialzo dell’81% rispetto all’ultimo prezzo).
Una valutazione che arriva dopo i risultati finanziari 2023, presentati al mercato lo scorso 9 febbraio. Iveco ha chiuso il quarto trimestre del 2023 con una perdita netta di 20 milioni di euro rispetto all’utile di 91 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto adjusted, ossia al netto delle poste non ricorrenti, è sceso a 49 milioni, al di sotto delle aspettative degli analisti che prevedevano un utile di 111 milioni. In termini di ricavi consolidati, Iveco Group ha visto un incremento del 10,4%, raggiungendo i 4,877 miliardi di euro. Indicazioni positive per l’Ebit adjusted pari a 264 milioni, in aumento di 58 milioni rispetto al quarto trimestre del 2022, con un margine del 5,4%.
Il prossimo appuntamento clou per il titolo è rappresentato dal Capital Market Day (CMD) che si terrà il prossimo 14 marzo.
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Bancari sotto i fari, con i nuovi rumors su Mps e quota Mef
Il comparto bancario torna in primo piano, sostenendo Piazza Affari. Tra i titoli che si mettono maggiormente in luce all’interno del settore c’è Mps che guadagna oltre il 4% in scia ai nuovi rumors sulla quota in mano al ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), con gli advisor del Governo al lavoro per definire le prossime fasi del processo di uscita dal capitale del gruppo guidato da Lovaglio.
Secondo quanto riporta Bloomberg News il governo guidato da Giorgia Meloni starebbe valutando la possibilità di vendere una partecipazione fino al 10% nell’istituto bancario senese nel tentativo di ridurre il debito e facilitare il consolidamento del settore bancario. Al momento il Tesoro ha in mano una quota del 39%.
“Il piazzamento di una quota di circa il 10% da parte del Mef potrebbe creare dell’overhang sul titolo, sebbene riteniamo che – come osservato nel caso del primo piazzamento – il mercato nell’attuale contesto possa assorbirlo con relativa facilità”, segnalano gli analisti di Equita commentando le indiscrezioni di oggi.
Intanto resta da valutare l’eventualità di un’aggregazione nella seconda parte dell’anno, con Banco Bpm e Bper visti come interlocutori potenziali,
sebbene entrambi abbiano più volte smentito l’interesse per un accordo con Mps.
Enel sotto i fari dopo il nuovo bond ibrido da 900 mln
Seduta senza particolari scossoni in Borsa per Enel che adesso sale dello 0,3% circa e resta sotto i 6 euro. Ieri il big dell’energia guidato da Cattaneo ha annunciato di avere completato l’emissione di un nuovo bond. Si tratta di un prestito obbligazionario non convertibile sul mercato europeo, subordinato ibrido perpetuo con denominazione in euro, destinato agli investitori istituzionali, per un valore complessivo di 900 milioni di euro. Il bond presenta una cedola pari al 4,750%.
L’operazione riflette, spiega la società in una nota, la strategia finanziaria del Gruppo Enel, finalizzata ad ottimizzare il costo del capitale al servizio degli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026. L’emissione coglie, inoltre, la favorevole finestra offerta dalle attuali condizioni di mercato, per rifinanziare anticipatamente le prossime scadenze del portafoglio di strumenti ibridi della Società.
L’emissione ha rifinanziato il prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 900 milioni di euro equity accounted con prima call date a febbraio 2025 e cedola del 3,500% (ISIN: XS2000719992). Il bond ha ricevuto richieste di sottoscrizione in esubero per più di 3 volte, totalizzando ordini per un importo pari a più di 3 miliardi di euro.
Gli analisti di Equita, che mantengono una raccomandazione d’acquisto (rating buy) su Enel e target a 7,6 euro, ricordano che “Enel ha attualmente un costo del debito al 4% a fine 2023 che è atteso decrescere al 3,8% a fine piano (2026) grazie alle azioni di centralizzazione della provvista di finanza (attesa con costo inferiore la 4% per il 90% del rifinanziamento atteso) e alla conseguente riduzione dell’esposizione in America Latina (85% del debito atteso al 2026 sarà denominato in euro al 3,3%, l’8% circa in dollari al 5,6% e il 7% in Latam al 9,5% medio)”.
Intanto tra un mese esatto Enel presenterà i conti del 2023 e del quarto trimestre, in calendario il prossimo 21 marzo.