Tim dice “no” a offerta Mef su Sparkle. Conti, CMD e rinnovo cda, ecco le date clou di marzo
Tim rifiuta ufficialmente l’offerta su Sparkle arrivata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), affidando all’amministratore delegato Pietro Labriola il mandato di negoziare con il Mef una nuova soluzione o, meglio, “una diversa opzione” che di fatto valorizzi al meglio Sparkle. Il tutto in attesa dei risultati finanziari per il 2023 che verranno annunciati la settimana prossima (si tratta dei dati preliminari in uscita il 14 febbraio) e del Capital Market Day di marzo, mentre il cantiere “rinnovo cda” prosegue.
Intanto a Piazza Affari il titolo Telecom Italia mostra una certa debolezza ma recupera terreno rispetto all’avvio. Nel dettaglio, l’azione del gruppo italiano delle telecomunicazioni cede questa mattina circa mezzo punto percentuale a quota 0,2666 euro.
Tim dice “no” a offerta Mef su Sparkle: la nota
Tim rimanda al mittente la proposta del Tesoro su Sparkle. Con un comunicato diramato ieri, poco dopo la chiusura di Piazza Affari, Tim ha annunciato che il consiglio di amministrazione ha esaminato l’offerta ricevuta dal ministero dell’Economia e delle Finanze per l’acquisto di Sparkle. Un’offerta che è, però, stata considerata “non soddisfacente”.
Al ceo Pietro Labriola è stato così affidato il compito di negoziare con il Mef “una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nell’assunto che Tim mantenga una partecipazione nella società per un determinato arco temporale e supporti la realizzazione del piano strategico”. Di fatto, si tratterà di trovare e un’offerta alternativa in cui Tim possa mantenere una quota per un certo periodo di tempo e supportare l’implementazione del piano.
“Questa opzione può consentire a Tim di valorizzare meglio l’asset, dal momento che Sparkle è impegnata in un piano di investimenti per nuovi cavi sottomarini che impattano la capacità di generazione di cassa dell’asset nel breve termine. Sarà da verificare quanto la nuova struttura dell’offerta potrà avvicinare le valutazioni di venditore e compratore”, commentano gli analisti di Equita ricordando che “in ogni caso che l’operazione Sparkle, a differenza di NetCo, è meno strategica e, in caso di cessione del 100%, nelle nostre stime migliora il leverage di Tim di uno 0,1 volte con un impatto marginale sul multiplo di Tim post cessione“.
Gli appuntamenti e le date clou di febbraio e marzo per Tim
Cresce l’attesa per i conti 2023 e la presentazione del nuovo piano industriale 2024 in un mese che si prospetta intenso per Tim. Tra le date da cerchiare in rosso per l’ex monopolista c’è quella del 6 marzo quando il consiglio di amministrazione sarà chiamato ad approvare il nuovo piano industriale 2024-2026, il giorno successivo (il 7 marzo) occhi puntati sul Capital Market Day (CDM).
Preview Tim, ecco le attese del consensus
Sono arrivate nei giorni scorsi le stime del consensus in vista dei risultati finanziari al 31 dicembre 2023. Nel dettaglio, stando alle previsioni pubblicate sul sito di Tim (formulate dal consenso di 11 broker), l’ex monopolista dovrebbe archiviare l’ultimo trimestre 2023 con ricavi in crescita dell’1,3% a 4,319 miliardi di euro. A livello domestico, il gruppo dovrebbe mostrare un calo dello 0,5% a quota 3,166 miliardi, con uno spaccato che prevede 2,392 miliardi per il fisso e 905 milioni per i servizi mobile (rispettivamente +0,3% del fisso e del -3,1% del mobile). Dalle stime del consenso emerge che i ricavi da servizi sono visti in aumento del 2,2% a 3,940 miliardi. Scorrendo i numeri pubblicati da Tim , si arriva all’Ebitda organico per il quale la stima prevede una crescita del 5,4% a 1,575 miliardi, mentre l’Ebitda organico after lease è atteso aumentare dell’8,1% a 1,311 miliardi. A livello di indebitamento netto adjusted a fine anno le indicazioni del consensus degli 11 broker sono di 25,746 miliardi.
Per l’intero 2023, i ricavi sono attesi in crescita del 3% a quota 16,272 miliardi (a livello domestico le vendite dovrebbero salire dello 0,5% a 11,911 miliardi) mentre l’Ebitda organico dovrebbe aumentare del 5,3% a 6,362 miliardi.
Cantiere rinnovo cda, avanti tutta
Sempre ieri il board ha anche affrontato il tema del rinnovo del cda. Al termine della riunione il board ha annunciato anche di aver portato avanti “le attività in vista della presentazione di una lista di maggioranza per il rinnovo del Board, che avverrà in occasione dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023”.
A tal proposito, stando alla procedura approvata lo scorso 18 gennaio, il Presidente Salvatore Rossi (a cui è stato affidato a metà gennaio il mandato di “di coordinare le attività propedeutiche alla presentazione di una lista di candidati”) ha dato riscontro in merito alle attività preliminari di engagement con i principali azionisti, investitori istituzionali e proxy advisor, e ha presentato la proposta relativa ai criteri di selezione dei candidati che è stata approvata all’unanimità dal cda di Tim.
Tra le novità principali del nuovo board che verrà nominato in primavera c’è l’idea di “alleggerirlo” un po’, con il numero di componenti che calerebbe a 9 da 15. “Con specifico riferimento all’elemento dimensionale, il consiglio ritiene opportuna, anche alla luce degli esiti della Board Review, una riduzione del numero dei suoi componenti rispetto a quello attuale di quindici amministratori, coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria”, spiega la società.
Nelle mani del presidente Rossi la scelta dei potenziali candidati. Il 7 marzo (prima dell’assemblea in calendario il 23 aprile) si dovrebbe avere la lista definitiva, con la rosa della potenziale squadra.
Conti Tim Brasil, ricavi e utili in crescita nel 2023
Intanto ieri hanno tenuto banco anche i risultati della controllata Tim Brasil. Nel dettaglio, la controllata sudamericana di Tim ha chiuso il 2023 con ricavi in rialzo del 10,6% a a 23,9 miliardi di reais (pari a circa 4,5 miliardi di euro), e un Ebitda normalizzato che è salito del 14,2% a 11,7 miliardi. Il gruppo ha inoltre presentato e illustrato la guidance al 2026, con una crescita media annua (Cagr) del 5-6% per i ricavi e del 6-8% per l’Ebitda. Il ceo di Tim Brasil, Alberto Griselli, ha dichiarato post conti:
“Il 2023 è stato un altro anno eccezionale per Tim e i risultati ottenuti nel quarto trimestre non fanno altro che confermare questa traiettoria, superando le nostre aspettative su più fronti. Oltre al forte risultato in termini di parametri finanziari, la performance è stata costante anche dal punto di vista operativo, consolidando ulteriormente l’obiettivo di diventare la ‘telco preferita’ in Brasile”.