I titoli del giorno a Piazza Affari: Tim, Enel e Stellantis nel radar
Partenza cauta a Piazza Affari, nel giorno del dato chiave sull’inflazione dell’eurozona e all’indomani del meeting della Fed. Il Ftse Mib viaggia in lieve ribasso (-0,2%) in area 30.670 punti, prudente insieme alle altre borse europee. Tra le migliori del listino principale svettano Telecom Italia e Stellantis, mentre le utilities viaggiano in calo, con Enel tra le peggiori.
TIM: offerta Mef per Sparkle all’esame del Cda il 7 febbraio
TIM ha ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) un’offerta per l’acquisto di Sparkle, la unit di cavi sottomarini del Gruppo, anche se nono sono stati precisati i termini finanziari dell’offerta.
La proposta fa riferimento altresì all’eventualità di negoziare una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nel caso TIM mantenesse una quota minoritaria per un determinato arco temporale e supportasse la realizzazione del piano strategico. L’offerta avrà efficacia per 15 giorni e verrà sottoposta all’esame del Cda di TIM programmato per il prossimo 7 febbraio.
La mossa potrebbe segnare la fine delle trattative con la società di private equity KKR, la cui precedente offerta era stata rifiutata da TIM perché troppo bassa. A dicembre il colosso italiano delle telecomunicazioni aveva concesso a KKR una proroga del termine per presentare una nuova offerta per l’unità Sparkle, posticipandolo alla fine di gennaio. Telecom Italia ha invece accettato a novembre la proposta da €22 miliardi per le altre attività di rete fissa, sostenuta dal governo italiano, nel tentativo di ridurre l’ingente indebitamento del Gruppo. L’operazione dovrebbe concludersi entro l’estate.
Enel sottotono con downgrade Jefferies e debolezza comparto utilities
Tra le peggiori del listino Enel, dopo che Jefferies ha tagliato la raccomandazione sul titolo da Buy a Hold e ha ridotto il target price a 6,5 euro, rispetto ai precedenti 7 euro.
Secondo gli analisti, il modello di business di Enel appare robusto, ma è necessaria una “scintilla” nel breve termine, poiché mancano chiari catalizzatori di re-rating. Il piano strategico presentato nel corso del Capital Market Day di novembre appare “ragionevole”, con una credibile politica dei dividendi. Gli utili di Enel nel 2024 dovrebbero essere solidi e per lo più protetti tramite coperture. Tuttavia, c’è meno convinzione nella sovraperformance oltre questo limite.
Il nuovo target price implica un potenziale guadagno del 2,5% rispetto alla chiusura di ieri. Ora le raccomandazioni sul titolo si dividono tra 21 Buy, 5 Hold e nessun Sell, secondo i dati monitorati da Bloomberg.
Nel complesso, il comparto delle utilities è sotto pressione stamani, complice il rialzo dei rendimenti seguito alla riunione della Fed. La banca centrale americana ha infatti escluso la possibilità di un taglio dei tassi a marzo, provocando un rialzo dei rendimenti di mercato che si è esteso dagli Usa all’Europa. Il Btp decennale si è riportato al 3,76%, il Bund tedesco in area 2,2% mentre il Treasury statunitense si attesta al 3,94%.
Stellantis, Tavares vede opportunità di M&A nel settore
Tra le migliori anche Stellantis, a seguito di un’intervista rilasciata dal Ceo Carlos Tavarez a Bloomberg, in cui ha espresso una view favorevole rispetto alla possibilità di un consolidamento nel mercato automobilistico.
Secondo Tavares, tra i fattori che sostengono la possibilità di fusioni e acquisizioni nel comparto ci sono l’ascesa dei produttori cinesi, gli sforzi dell’Unione Europea per eliminare gradualmente i motori a combustione e i nuovi e costosi contratti del sindacato United Auto Workers.
Per l’Ad le autorità antitrust dovranno tenere conto di queste circostanze nel momento di decidere se dare il via libera ad altri eventuali accordi, come la fusione del 2021 tra il Gruppo PSA e Fiat Chrysler.