Da 1° settembre Green Pass obbligatorio per 3,5 milioni di lavoratori
Dal 1° settembre l’obbligo di Green Pass riguarderà ben 3,5 milioni di lavoratori. Tra autonomi e dipendenti, istruzione e sanità – gli unici in
cui sussiste l’obbligo per la forza lavoro ‒ assorbono rispettivamente 1,6 e 1,9 milioni di occupati. Nessuna prescrizione, invece, è inserita per chi lavora nei trasporti a lunga percorrenza (treni, navi, aerei, autobus): la normativa interessa i soli passeggeri e non gli occupati (quasi 622 mila).
Complessità e contraddittorietà della normativa sul Green Pass che, sottolinea Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, si è forzatamente riflessa nel dibattito sull’obbligatorietà della vaccinazione nei luoghi di lavoro di quest’estate e, di conseguenza, sul documento richiesto per accedere ad alcuni servizi e attività. Anche nei settori in cui vige l’obbligo di Green Pass per gli “addetti ai lavori”, infatti, le incoerenze non mancano: ad esempio, mentre al personale scolastico è richiesta la certificazione verde e, in caso di violazione, la sanzione prevede la sospensione del rapporto di lavoro senza retribuzione dopo il quinto giorno di assenza per mancanza del Green Pass, per gli alunni, fino alle superiori, non sussiste alcun obbligo. Diversi sono invece i casi della ristorazione e dei trasporti, dove all’obbligo imposto ai clienti, non ne corrisponde alcuno per i lavoratori.