Borse Europa chiudono la seduta con prevalenza di segni più
Le principali borse europee terminano la seduta odierna in rialzo, a parte Piazza Affari su cui pesa lo stacco dividendo di Enel e Snam.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 archivia gli scambi in rialzo dello 0,7%, mentre il paniere principale di Piazza Affari, l’indice Ftse Mib, chiude la seduta in calo dello 0,33% a 30.182,32 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,8%), ma anche l’Ibex35 spagnolo (+1,1%) e il Cac40 francese (+0,6%)
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, pesa in parte lo stacco dell’acconto sul dividendo da parte di Enel e Snam, oltre ai ribassi di Ferrari, A2a e Finecobank. In controtendenza Stmicroelectronics, che giovedì aprirà la stagione di trimestrali delle big italiane, Nexi e Tenaris.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 154 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,83% e quello del Bund al 2,29%, mentre i Treasury decennali Usa si riducono al 4,09%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,089 mentre il dollaro/yen è oscilla in area 148.
Tra le materie prime, il Petrolio Brent risale verso gli 80 dollari al barile, nonostante la riapertura del maggior giacimento della Libia e con focus sempre sulle tensioni geopolitiche.
Poco mosso il prezzo dell’oro.
Gli appuntamenti da monitorare
Giornata povera di spunti macroeconomici, con il solo Leading Index statunitense, in flessione dello 0,1% a dicembre e al 21esimo calo consecutivo.
Nei prossimi giorni, l’attenzione sarà rivolta prevalentemente alla riunione della Bce (giovedì), dopo gli ultimi commenti dei funzionari da Davos che hanno smorzato le aspettative di imminenti tagli dei tassi.
In agenda anche il meeting della Bank of Japan (domani), ai dati sul Pil preliminare Usa del 4Q e le letture flash di gennaio degli indici PMI.
Prosegue inoltre la stagione delle trimestrali americane con i conti, tra gli altri, di Intel, Netflix e Tesla.