I titoli del giorno a Piazza Affari: da seguire Unicredit, Stellantis e Ferrari
Seduta volatile a Piazza Affari, con l‘indice Ftse Mib che dopo un avvio all’insegna degli acquisti ha invertito la tendenza e al momento mostra un calo dello 0,20% a quota 30.212 punti. Il paniere principale di Piazza Affari è appesantito dalle vendite su Ferrari (-1,3%) ma anche dagli energetici con Enel (-1,2%) e A2a (-0,9%).
Intanto, a Milano domina la scena il tema delle privatizzazioni in seguito alle numerose indiscrezioni riguardanti una possibile riduzione delle partecipazioni da parte del Tesoro italiano in alcune big di Piazza Affari tra cui Eni e Poste Italiane.
Intanto, per la seduta di oggi, tra i titoli da monitorare troviamo Ferrari, Unicredit e Stellantis, ecco i motivi:
Unicredit, Barclays alza il target price
All’interno del comparto bancario occhi puntati su Unicredit che ad ora mostra un rialzo dello 0,45% a quota 26,5 euro ad azione. Il colosso bancario guidato da Orcel ha avviato il nuovo anno con lo stesso ottimismo con il quale ha archiviato il 2023 (+85%), infatti da inizio 2024 mostra un progresso del +0.7%.
Gli acquisti di oggi arrivano in scia all’ultima news che riguarda il titolo, con gli analisti di Barclays che hanno alzato il prezzo obiettivo su Unicredit portandolo cosi da 32,7 a 33,5 euro, confermando la raccomandazione overweight.
Nel dettaglio, per le banche italiane Barclays si aspetta che nel quarto trimestre del 2023 il net interest income sia stato solido e vedono una conferma delle guidance per il 2024.
Ma non solo, sempre Barclays ha alzato il target price anche su Mediobanca portandolo da 12,40 a 12,70 euro e confermando in questo caso il rating equal weight.
Intanto, dal punto di vista tecnico, come vediamo dal grafico su time frame giornaliero rappresentato qui sotto, il titolo Unicredit prosegue la sua tendenza rialzista avviata dai minimi del 2022 e da li ha già guadagnato oltre il 200%.
In caso di proseguimento degli acquisti, il superamento della resistenza statica di breve periodo osservata a quota 26,8 euro ad azione, permetterebbe ad Unicredit di mettere nel mirino il successivo target statico a quota 28 euro, livelli di prezzo sui massimi dal 2016.
Al contrario, in caso di prese di beneficio dopo la recente cavalcata rialzista, sarà da monitorare la tenuta dell’area supportiva a 25,5 euro ad azione, un livello che una volta che è stato rotto al rialzo a fine anno, è stato consolidato per diverse sedute da Unicredit.
Altri livelli di supporto da monitorare in caso di rottura al ribasso del supporto già citato poco sopra a 25 euro è dato dalla media mobile a 50 giorni (linea blu sul grafico) che transita nei pressi dell’area psicologica a 25 euro.
La tendenza positiva è evidenziata anche dalla posizione long dell’indicatore di direzione Parabolic Sar (pallini blu sotto i prezzi), ma anche dalla posizione dei prezzi al di sopra delle medie mobili principali, con le quotazioni distanti ancora il 20% dalla fondamentale media mobile a 200 giorni (linea arancione sul grafico).
Stellantis prevede il lancio di 8 modelli entro il 2026
A Piazza Affari è da monitorare anche il settore auto, con Stellantis che negli ultimi giorni ha presentato la sua piattaforma “STLA Large” progettata appositamente per i veicoli elettrici. In particolare, si tratterebbe di una nuova piattaforma che grazie alla sua elevata flessibilità permetterebbe di ospitare un’ampia gamma di veicoli dalle berline ai crossover fino ai SUV e 4×4. La STLA Large permette infatti di usare diverse opzioni di batteria con una capacità compresa tra 85 e 118 kWh, autonomia complessiva per 800 km per le berline e ricarica rapida fino a 4,5 kWh al minuto.
Questa nuova piattaforma sarà utilizzata nei diversi stabilimenti in Europa e Nord America e anche grazie ad essa, Stellantis prevede di lanciare otto modelli nel periodo 2024-2026 partendo dal mercato nordamericano con i brand Dodge e Jeep, seguiti da altri marchi, tra cui Alfa Romeo, Chrysler e Maserati.
Intanto, come ricordano gli analisti di Equita “il piano industriale nel prossimo decennio prevede investimenti nell’elettrificazione per €50 milioni per raggiungere l’obiettivo di 100% del mix di vendite BEV in Europa e 50% negli Stati Uniti entro il 2030, assicurandosi circa 400 GWh di capacità di batterie tramite 6 impianti in Nord America ed Europa”.
Stellantis prevede di lanciare ben 8 modelli entro il 2026 e di raggiungere zero emission entro il 2038.
Intanto, in occasione della presentazione della piattaforma, l’Ad di Stellantis, Carlos Tavares, ha dichiarato che il gruppo eviterà tagli drastici ai listini, una mossa che secondo il Ceo “distruggerebbe la redditività e potrebbe rendere molte case automobilistiche obiettivi di acquisizione”
“Sto cercando di evitare una corsa al ribasso”, ha dichiarato Tavares, il quale aggiunge senza specificare che conosce “un’azienda che ha tagliato brutalmente i prezzi e la sua redditività è crollata brutalmente”. Si tratta di un chiaro riferimento a Tesla, colosso delle auto elettriche che nell’ultimo anno ha tagliare i prezzi di diversi suoi modelli e solo settimana scorsa ha limato ulteriormente al ribasso quella della sua Model Y in tutta Europa, una settimana dopo averlo fatto in Cina per le sue Model Y e Model 3, a causa delle incertezze sulla domanda di veicoli elettrici.
Infine, Tavares ha commentato anche la situazione in Medio Oriente, con i ripetuti attacchi nel Mar Rosso (da parte dei ribelli Houthi sostenuti dall’Iran) che sta allungando i tempi di consegna dei prodotti. In ogni caso, il manager ha fatto sapere che il gruppo non modificherà le strategie di approvvigionamento, dal momento che i mercati in Medio Oriente sono strategici per l’accessibilità dei veicoli.
“Il viaggio sarà più lungo, è vero se si gira l’Africa. Potrebbe avere un impatto sui costi, quindi potrebbero esserci buone discussioni sui costi e su come dovremmo mitigarli. Ma in questa fase, io non vedo nessun altro impatto oltre a quello”.
Intanto, Equita mantiene su Stellantis un rating “buy” con prezzo obiettivo fissato a quota 23 euro ad azione.
Dal punto di vista grafico, il titolo Stellantis dopo aver raggiunto il massimo di periodo poco sopra i 21 euro ad azione, ha invertito la direzione e da lì ha già perso il -8%.
Ora il titolo si trova poco sotto all’area psicologica dei 20 euro, livello da cui transita la media mobile a 50 giorni (linea blu su grafico).
In caso di proseguimento delle vendite di breve periodo sarà da monitorare la tenuta del più importante livello di supporto visto a quota 19,3 euro (linea verde sul grafico), mentre al rialzo un breakout con volumi di contrattazione in aumento della resistenza statica a 20,8 euro, potrebbe favorire un ritorno dei prezzi verso nuovi massimi storici sopra 21,5 euro ad azione.
Ferrari ritraccia dalla media a 50
A Piazza Affari, debolezza per il titolo Ferrari che dopo aver raggiunto nuovi massimi storici a fine 2023 (12 dicembre 2023), ha invertito la direzione e da lì mostra al momento una perdita del 9% circa. Ma non solo, con la seduta odierna è peggiorata ulteriormente la situazione grafica, con il titolo che ha testato la media mobile a 50 giorni (linea blu), un livello di resistenza che ha respinto al ribasso i prezzi.
In caso di proseguimento delle vendite di breve periodo l’area supportiva di maggior rilievo per il titolo è a quota 300 euro ad azione, un livello che in passato ha funzionato bene come resistenza per i prezzi e che dopo il breakout di inizio novembre 2023 aveva permesso al cavallino rampante di aggiornare nuovi record storici.
In ogni caso, da inizio anno il titolo si trova ancora in territorio positivo (+2% Ytd), e ciò è evidenziato anche dalla posizione long dell’indicatore di direzione Parabolic Sar (pallini sotto i prezzi)