Apertura Borse oggi, 19 gennaio 2024: Europa in verde in scia a Wall Street e in attesa del discorso della Lagarde
Partenza sopra la parità per la maggior parte dei listini europei in scia alla performance positiva messa a segno ieri a Wall Street (+0,88% dello S&P500; +1,47% per il Nasdaq100) e dopo alcuni dati macroeconomici. Lo sguardo degli investitori è focalizzato sui diversi discorsi dei banchieri centrali provenienti dal Forum economico di Davos, in cerca di segnali sui futuri tagli dei tassi di interesse.
Da questo punto di vista, alcuni economisti hanno smorzato le aspettative degli investitori di vedere già un primo taglio nelle prime riunioni del 2024, con molti di essi tra cui la stessa presidente Bce Lagarde che ha avvisato che la battaglia contro l’inflazione non è ancora stata vinta.
Intanto, questa mattina seduta contrastata in Cina, mentre in Giappone l’indice Nikkei225, dopo tre sedute in rosso, rimbalza (+1,4%) e chiude sui massimi dal 1990.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 19 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,48% in area 30.500 punti.
In verde anche il Dax tedesco (+0,4%), ma anche il Cac40 francese (+0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,43%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti in particolar modo sui bancari con Banca Monte Paschi Siena, Banco Bpm e Bper Banca.
Al contrario, vendite al momento solo su Leonardo e Telecom Italia.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,89%, mentre i Treasury decennali salgono al 4,14%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro stabile a 1,088, mentre il dollaro/yen oscilla in area 148 yen per dollaro.
Tra le materie prime, ancora occhi puntati sul petrolio Brent torna sopra 78 dollari al barile, con l’aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, ma anche sull’oro.
I dati macro da monitorare
Questa mattina sono già uscite le vendite al dettaglio nel Regno Unito per il mese di dicembre che si sono attestate in deciso peggioramento al -3,2% rispetto a novembre, un calo più marcato rispetto alle attese.
Deboli anche i dati in Germania con l’indice dei prezzi alla produzione di dicembre che si sono attestati in calo dell’1,2% su base mensile rispetto al -0,4% del consensus (vs -0,5% di novembre).
In giornata occhi puntati sui discorsi dei banchieri centrali: alle 10:30 è attesa Elizabeth McCaul, membro del Consiglio di Vigilanza della Banca Centrale Europea, mentre alle 11 quello della presidente della Bce, Christine Lagarde. Infine dopo le 22 sarà la volta dei banchieri Fed con Mary Daly, presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco.
Da monitorare anche l’indice sulla fiducia dei consumatori a gennaio preliminare per l’Eurozona, mentre negli Usa l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan a gennaio preliminare.