I titoli del giorno a Piazza Affari: rimbalzano i bancari guidati da Banco Bpm, giù Moncler
Vendite diffuse a Piazza Affari, con il Ftse Mib che scivola sotto la soglia dei 30mila punti. L’indice principale di Milano perde oltre l’1% a metà seduta. Il tema tassi e la questione tagli resta la questione principale sul tavolo, soprattutto dopo gli interventi che si sono susseguiti nelle ultime ore da Davos dove è in corso il World Economic Forum (Wef). Proprio da lì, tra gli altri, il presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto che “è probabile che un taglio dei tassi” dell’area euro arrivi durante l’estate. E ha però rimarcato: “Devo essere prudente, perchè stiamo anche dicendo che siamo dipendenti dai dati, e c’è ancora un livello di incertezza”.
Parole che hanno rimesso in moto i bancari di Piazza Affari che ieri erano stati tra i più penalizzati dalle vendite. Rialzi oggi per Banco Bpm che ieri aveva incassato la bocciatura di JPMorgan, con il rating che passa da “neutral” ad “underweight”. Giù invece Moncler .
Rimbalzano i bancari: Banco Bpm in testa
Seduta di rialzi per le big bank di Piazza Affari. Tra le migliori Banco Bpm che ieri aveva sofferto in scia al downgrade di JPMorgan. Ben impostate anche Mediobanca. Quest’ultima ieri ha presentato Mediobanca Premier, la banca specializzata nella gestione del risparmio e degli investimenti delle famiglie italiane. Un’iniziativa che il gruppo di piazzetta Cuccia definisce “fondamentale nel percorso di crescita del Gruppo Mediobanca delineato nel Piano Strategico 2023-26 “One Brand – One Culture” che vede come obiettivo prioritario lo sviluppo della divisione Wealth Management”.
Intanto oggi sui mercati tiene banco un tema che riguarda da vicino il settore bancario: ovvero il rebus tassi alimentato ancora di più dalle parole di Christine Lagarde da Davos. In una intervista a Bloomberg, l’ex numero uno dell’Fmi ha parlato dei primi tagli dei tassi in estate. Lagarde ha aggiunto che i responsabili delle politiche monetarie stanno “procedendo nella giusta direzione” nel loro tentativo di stabilizzare i prezzi al consumo, sottolineando che è loro compito prevedere gli eventi futuri.
“Anch’io ritengo probabile un taglio dei tassi”, ha rimarcato Lagarde che però ha aggiunto: “ma devo essere cauta, poiché le nostre decisioni dipendono dai dati a nostra disposizione. Persiste un certo livello di incertezza e alcuni indicatori non sono ancorati al livello che vorremmo”. Queste dichiarazioni arrivano a poche ore dall’inizio del cosiddetto periodo di silenzio che precede le riunioni sulla politica monetaria della Bce che è in programma la prossima settimana.
“I titoli azionari sono scesi significativamente in Europa mercoledì, a causa della narrativa bizzarra delle banche centrali e delle incertezze geopolitiche che hanno tenuto sotto pressione il sentimento del mercato. Il sell-off continua su un’ampia gamma di asset, tra cui obbligazioni e azioni, in quanto gli investitori si sono mossi per ridurre la loro esposizione all’aumentare dell’incertezza e alla minore prevedibilità dei mercati”, commenta stamattina Pierre Veyret, analista tecnico di ActivTrades.
Lusso la questione Pil Cina: Moncler giù
Sotto pressione in Borsa il comparto del lusso di Piazza Affari dopo il dato sul Pil cinese ai minimi in trent’anni e che delude le attese. Tra i peggiori del listino milanese c’è, infatti, Moncler che lascia sul terreno quasi il 4% in coppia con Brunello Cucinelli che cede quasi il 3%. Nell’ultimo trimestre del 2023, il prodotto interno lordo della seconda economia al mondo è aumentato al ritmo, su base annua, del 5,2%. La crescita è stata inferiore alle stime degli economisti intervistati da Reuters, che avevano previsto una crescita pari a +5,3%. Anche per l’intero 2023, il Pil cinese ha riportato una crescita del 5,2%. Reazione decisamente negativa delle borse cinesi.
“I dati cinesi confermano che l’economia sta attraversando un periodo crescita limitata, caratterizzata da una domanda interna debole e da pressioni deflazionistiche – commentano da Intesa Sanpaolo – . Questo, a nostro avviso, rafforza i timori degli investitori sulla vulnerabilità delle stime sul settore del lusso, dati gli indicatori macroeconomici e l’incertezza geopolitica“.
Come sottolinea in un recente report Flavio Cereda, Co-Investment Manager Luxury Brands di GAM, si è consumata “l’ascesa dell’Asia e il declino dell’Europa nel mercato del lusso“. In particolare, sottolinea Cereda, “Dal 2019 al 2023 il mercato del lusso ha subito un forte spostamento geografico e nazionale. La Cina ha raddoppiato la sua quota del settore, passando dal 14% al 28%, mentre l’Asia nel suo complesso ha aumentato la sua quota dal 28% al 47%, diventando la regione più importante per i marchi del lusso. L’Europa, invece, ha visto la sua quota scendere dal 49% al 30%, soprattutto a causa del calo del turismo e dei viaggi causato dalla Covid-19 e dai controlli più severi alle frontiere da parte delle autorità cinesi”.