I titoli del giorno a Piazza Affari: focus su Saipem, Iveco e i big del risparmio con Mediolanum
Volatilità a Piazza Affari nella prima seduta della settimana. L’ottava che si apre con il nuovo World Economic Forum (in calendario fino al 19 gennaio e che prevede gli interventi di alcuni banchieri centrali come Christine Lagarde) e vede numerosi e diversi appuntamenti in primo piano, tra cui la stagione degli utili che prosegue a Wall Street con i numeri di altre big bank Usa (domani Goldman Sachs e Morgan Stanley) e alcuni dati macro.
Dai discorsi da Davos, segnalano da Mps Capital Services, “gli operatori cercheranno di percepire segnali di apertura verso un possibile taglio dei tassi, che difficilmente a nostro avviso giungerà prima di giugno, alla luce anche delle tensioni in Medio Oriente che stanno riportando ad un aumento delle quotazioni petrolifere”.
In questo scenario e in una giornata senza il faro di Wall Street che resterà chiusa nel giorno del Martin Luther King Day (ecco qui il calendario di Wall Street), sul Ftse Mib regna l’incertezza: l’indice scivola a 30.461,3 punti (-0,03%). Tra i titoli che si stanno mettendo maggiormente in evidenza ci sono Iveco che prosegue la sua corsa con la promozione di Deutsche Bank, ma anche i big del risparmio gestito guidati da Banca Mediolanum promossa da Mediobanca Securities. Sul fondo, invece, c’è Saipem.
Iveco, è ancora rally con upgrade DB
Dopo i rialzi della settimana scorsa, prosegue il momento positivo per Iveco a Piazza Affari. Il titolo, che da inizio anno ha messo a segno una crescita di quasi il 19%, a metà seduta guadagna quasi il 3% e si prende la testa del Ftse Mib. A trainare il titolo che è sui massimi del 2024 è la promozione di Deustche Bank a buy dal precedente hold, con il target price che passa a 13 euro da 10 euro. Secondo gli analisti il 2023 è stato un buon anno per il settore ‘truck’ e “nonostante una possibile normalizzazione nel corso del 2024” ci sono alcuni elementi da valutare positivamente. Tra questi il fatto che il consensus sugli utili appaia troppo cauto e a livello di prezzi il lancio di nuovi modelli dovrebbe tenere i livelli di pricing o addirittura aumentarli leggermente. Anche per gli esperti della banca tedesca, così come per Goldman Sachs, il Capital Market Day (CMD) del 14 marzo rappresenta un catalyst per l’azione.
Big del risparmio sotto la lente: Mediolanum in evidenza in Borsa
Le big del risparmio di Piazza Affari restano sotto i riflettori dopo i positivi annunci di settimana scorsa sulla raccolta di dicembre. In prima fila sul Ftse Mib c’è Banca Mediolanum complice l’upgrade firmato Mediobanca Securities che ha portato la valutazione a outperform dal precedente neutral. Rivisto al rialzo del 22% il prezzo obiettivo a 11 euro.
Una settimana fa il gruppo guidato dalla famiglia Doris ha annunciato al mercato i numeri della raccolta di fine 2023. In particolare, il mese dicembre è stato archiviato con una raccolta netta totale di 1,22 miliardi di euro (7,13 miliardi ytd) e una raccolta netta in risparmio gestito per 655 milioni.
“La raccolta di dicembre si conferma eccellente con 1,22 miliardi di flussi totali e 655 milioni di risparmio gestito, portando la chiusura dell’anno a 7,13 miliardi di raccolta totale. Inoltre, sono particolarmente soddisfatto per i 4 miliardi raggiunti nel risparmio gestito, che a livello di settore ha visto uno degli anni più complessi del recente passato”, ha commentato Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, sottolineando come “questi risultati siano un chiaro segnale di come in questi mesi abbiamo saputo modulare la nostra offerta di prodotti amministrati e di investimento calandola in maniera ottimale per i clienti nel contesto dei tassi di interesse attuali. Ciò ha consentito, tra l’altro, di accelerare ulteriormente la crescita della base clienti, circa 185 mila i nuovi acquisiti, il 10% in più del 2022”.
Saipem nelle retrovie, Mediobanca dice neutral
Nelle retrovie del Ftse Mib c’è a metà seduta Saipem. Il titolo lascia sul terreno circa il 2%, allargando così le perdite da inizio anno a circa il 4%. Saipem ha incassato la bocciatura di Mediobanca che, in un report dedicato al comparto oil, ha abbassato il giudizio a neutral. A detta degli esperti la sforbiciata al rating è stata decisa in scia a un approccio più prudente sulla raccolta ordini oltre il 2026.
Tra le altre notizie, Saipem ha comunicato che il tribunale brasiliano CGU ha concluso il procedimento amministrativo avviato nei suoi confronti in riferimento a presunte irregolarità nell’assegnazione, risalente al dicembre 2011, del contratto per l’installazione di una gas pipeline da parte del consorzio BM-S-11. La CGU ha riformato la sanzione indicata nel precedente provvedimento non esecutivo di interdizione a contrarre con la Pubblica Amministrazione emesso il 29 dicembre 2022, sostituendola con quella della sospensione temporanea limitata a 2 anni.
Una sospensione di due anni che, ricordano gli analisti di Equita: “non influisce sull’attuale portafoglio ordini in Brasile (pari a circa 2 miliardi di euro circa il 6% del totale portafoglio); incide sulle attività con Petrobras ma non con gli altri operatori nel paese; non ha impatti sul piano industriale (2023-2026) in quanto non prevedeva l’acquisizione di ordini in Brasile”.
Ieri, in un comunicato distinto, Saipem ha fatto sapere che la Corte Suprema algerina si è pronunciata nel procedimento penale avviato nel dicembre 2022 nei confronti della società in relazione alla partecipazione di quest’ultima a una gara del 2008 per gli studi di competitive FEED relativi al progetto Rhourde Nouss QH.
“In base al dispositivo della decisione, così come letto in udienza e comunicato a Saipem dai propri legali locali, la Corte Suprema, avendo rigettato tutti i ricorsi, ha confermato in via definitiva l’assoluzione della Società già pronunciata dalla Corte d’Appello di Algeri il 16 aprile 2023”, precisa la nota.
“Riteniamo che le notizie non abbiano risvolti significativi per il titolo“, commentano gli esperti di Equita che mantengono la raccomandazione hold sul titolo.