News Notizie Indici e quotazioni Wall Street futures poco mossi dopo nuovo sell off Nasdaq. Nordstrom fino a +10% post trimestrale

Wall Street futures poco mossi dopo nuovo sell off Nasdaq. Nordstrom fino a +10% post trimestrale

25 Maggio 2022 13:17

Futures Usa poco mossi, dopo l’ennesimo sell off sull’hi-tech che si è abbattuto nella sessione di ieri su Wall Street. Il Nasdaq Composite ha concluso la seduta in calo del 2,4%, mentre il Dow Jones è riuscito a riagguantare nel finale il territorio positivo, chiudendo in rialzo dello 0,2%, dopo essere capitolato nei minimi intraday fino a -1,6%.

Gli investitori attendono per la giornata di oggi il dato relativo agli ordini dei beni durevoli e le minute relative all’ultima riunione della Fed.

Ieri Wall Street ha fatto i conti con il tonfo dei titoli Snap, crollati fino -43% dopo il profit warning lanciato dalla società di social media nota per la sua APP di messaggistica SnapChat. Il titolo Snap sale oggi in pre-mercato di appena +0,70%.

In caduta libera anche il titolo Abercrombie & Fitch, scivolato a Wall Street di oltre -28%, dopo che la catena di negozi di abbigliamento ha diffuso la propria trimestrale, tagliando contestualmente l’outlook. Le azioni mettono a segno in premercato un progresso dello 0,84% circa.

I futures sul Dow Jones, alle 13.20 circa ora italiana, sono in calo dello 0,26%; quelli sul Nasdaq scendono dello 0,13%, mentre quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,20%.

Occhio al trend dei titoli delle Big Tech made in China quotati a New York e alla borsa di Hong Kong: oggi i titoli JD.com e Baidu hanno perso terreno a Hong Kong, dopo gli ultimi commenti arrivati da un funzionario della Securities and Exchange Commission, (Sec, autorità di borsa Usa), che ha detto che il tempo sta scadendo nelle trattative tra Stati Uniti e Cina, che hanno per oggetto le ispezioni sui gruppi che sono quotati sia a New York che in Cina.

Baidu e JD.com sono tra i colossi cinesi inseriti nella lista della Sec che comprende le società a rischio delisting da Wall Street. E oggi il funzionario della Sec YJ Fischer ha avvertito che, “anche se un accordo dovesse essere firmato tra la Public Company Accounting Oversight Board e le autorità cinesi, si tratterebbe solo di un primo passo. La PCAOB deve essere messa nelle condizioni di ottenere una cooperazione e un accordo sufficienti da parte delle autorità cinesi, tali da poter lanciare ispezioni complete in Cina e a Hong Kong”.

Tra gli altri titoli anche quello della catena retail Usa Nordstrom, che vola di oltre +9% dopo che il gruppo ha diffuso una trimestrale da cui è emerso un fatturato migliore delle attese. Il retailer ha rivisto al rialzo l’outlook dell’intero anno.

Rimane sotto osservazione il titolo Tesla che ieri, condiazionato dal tonfo di Snap, ha chiuso la seduta della vigilia in flessione del 6,9% a $628,16. La capitalizzazione di mercato del gruppo si è quasi dimezzata rispetto a quella di novembre, quando le quotazioni testarono il valore record.

Dal giorno in cui il ceo Elon Musk ha annunciato di aver rilevato una quota del 9,2% nel capitale di Twitter, il titolo Tesla è sceso del 42%, sottoperformando in maniera decisa il trend dello S&P 500, capitolato nello stesso arco temporale del 13%, e facendo peggio anche dell’indice dei beni di consumo discrezionali dello S&P 500, scivolato del 26%. Nelle ultime ore si è ppreso che, dopo mesi di sell, Cathie Wood, numero uno di Ark Investment Management è tornata a posizionarsi sul titolo. Le azioni Tesla oscillano tuttavia in premercato al di sotto della parità.

Sul mercato dei titoli di stato, i tassi sui Treasuries decennali scendono al 2,749%. Ieri i tassi sono scivolati di ben dieci punti base, con gli investitori che, a fronte delle vendite sui titoli tecnologici, sono tornati a rifugiarsi sui debiti sovrani Usa.