Notizie Notizie Italia I titoli del giorno a Piazza Affari: occhi puntati su Tim, Enel e Leonardo

I titoli del giorno a Piazza Affari: occhi puntati su Tim, Enel e Leonardo

28 Dicembre 2023 10:51

Fino a qui seduta sostanzialmente positiva a Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che si mantiene poco sopra la parità (+0,07% a 30.440 punti) anche se con pochi volumi di contrattazione e con un’agenda macro scarna, in linea con gli altri listini europei.

Per la seduta di oggi rimangono da monitorare Tim, ma anche Enel e Leonardo ecco i motivi:

Tlc in fermento, Tim torna a €0,3

A Piazza Affari, occhi puntati sul comparto delle telecomunicazioni, con Tim che secondo alcune indiscrezioni di stampa avrebbe rinnovato per i prossimi cinque anni l‘accordo streaming con DAZN per trasmettere la Serie A.

Secondo le fonti di stampa (non commentate e confermate ancora dalle società coinvolte) Tim pagherà a DAZN meno di 50 milioni di euro ogni anno, per un’importo complessivo di circa 250 milioni di euro, mentre con il precedente contratto di esclusiva, Telecom Italia pagava più di 340 milioni di euro a stagione.

Tim è ancora alle prese con il dossier NetCo, con il Financial Times che avverte che “la decisione di dividere Tim e di vendere la rete al gruppo di private equity Kkr potrebbe favorire il consolidamento all’interno del frammentato mercato delle telecomunicazioni italiano ed europeo“.

La vendita di NetCo sarebbe quindi una cosa buona non solo per l’ex monopolio italiano che è stato spesso considerato poco performante per i troppi debiti, ma anche per tutto il comparto delle telecomunicazioni a livello europeo.

Rimane però da sciogliere il nodo Vivendi, il maggiore azionista di Tim, che ha chiesto al tribunale di Milano di annullare la decisione del Cda di dividere le attività del gruppo e vendere Netco a Kkr senza il voto degli azionisti. In ogni caso, Vivendi non ha chiesto di sospendere l’accordo, consentendo al piano di Labriola di andare avanti nonostante la denuncia della società francese.

Intanto, nelle ultime sedute è migliorato ulteriormente il quadro grafico per Tim che si è riportato in area 0,3 euro ad azione. In particolare, Tim dai minimi di ottobre è rimbalzato dalle aree di supporto statico prima a 0,23 e poi a 0,244 euro e da li ha già guadagnato il +28%.

Andamento da marzo di Tim. Fonte TradingView

Altri elementi tecnici che hanno alimentato ulteriormente gli acquisti nelle ultime settimane sono il breakout al rialzo delle principali medie mobili a 50 (linea blu) e 200 giorni (linea arancione), e il successivo superamento al rialzo della resistenza (ora principale supporto) a 0,28 euro.

In caso di prosecuzione degli acquisti sarà da monitorare un’eventuale superamento al rialzo della resistenza a 0,32 euro. Il titolo da inizio anno mostra un progresso del 39%.

Enel consolida i 6,7 euro, effetti della Windfall tax

Ancora da monitorare la seduta di Enel, con il Governo spagnolo che ha deciso di estendere per un anno la windfall tax per il settore energetico e per le banche. La tassa sarà quindi prorogata fino al 2025, ma saranno introdotte agevolazioni fiscali per gli investimenti green.

L’imposta si concentra sulle imprese che, secondo il governo, hanno beneficiato maggiormente degli alti tassi di interesse e dei prezzi dell’energia ed era stata introdotta per finanziare misure a favore dei cittadini e sussidi per il carburante e il trasporto pubblico.

Per le società energetiche la tassa è pari al 1.2% dei ricavi generate sul territorio nazionale con l’obiettivo di raccogliere 3 miliardi all’anno.

Endesa e gli altri operatori energetici hanno già fatto ricorso perché ritiene l’imposta contraria alla normativa europea. L’impatto atteso per il 2023 e’ di €200 mn circa ed il piano Enel ne include l’applicazione anche per il 2024, mentre l’estensione al 2025 potrebbe avere impatti simili o inferiori per le deduzioni sugli investimenti green.

Secondo gli analisti di Equita, “l’impatto non è quindi particolarmente rilevante, cioè pari circa al 2/3% dell’utile atteso 2025 e va considerato one-off. Dall’altro lato l’estensione al 2025 contribuisce ad alimentare il rischio regolatorio sul settore”.

Dal punto di vista grafico, Enel sta consolidando i 6,7 euro, con il il titolo che dai minimi di inizio ottobre si mantiene all’interno di un canale rialzista caratterizzato da massimi e minimi crescenti. Dai minimi di ottobre, Enel mostra un rialzo del +22,4%, con il titolo che nella sua cavalcata al rialzo ha superato diversi ed importanti livelli di resistenza trovandosi così sui livelli di prezzo più alti da febbraio 2022.

Andamento da maggio di Enel. Fonte TradingView

In tal senso, si segnala il breakout al rialzo della resistenza poco sotto a 6 euro, un livello da cui transitavano anche le principali medie mobili a 50 e 200 giorni. Da li il quadro grafico del titolo di seduta in seduta e soprattutto dopo il superamento al rialzo anche della resistenza, ora principali supporti, a 6,34 euro e 6,59 euro.

Al rialzo il superamento della resistenza di breve periodo a 6,77 euro, potrebbe condurre i prezzi verso la successiva resistenza vicino a 7 euro, mentre come dicevamo al ribasso sarà da monitorare la tenuta dell’area supportiva principale a 6,34 euro.

Intanto, gli analisti di Equita mantengono su Enel un rating “buy” con target price a € 7,30. Enel da inizio anno mostra un progresso del +32%.

Leonardo verso la resistenza a €15, +84 Ytd

Continua la fase di positività per Leonardo, il colosso dell’aerospazio e della difesa che, con i rialzi delle ultime sedute ha portato il bilancio da inizio anno ad un vigoroso rialzo di oltre l’84%. intanto, il titolo si trova in cima al listino principale e nelle ultime ore stanno emergendo ulteriori dettagli sulle alleanze industriali in Europa in vista del piano industriale di febbraio di Leonardo.

In primo luogo, secondo le indiscrezioni riportate dal Corriere, circa l’alleanza strategica con Knds, holding che controlla la tedesca Kmw e la francese Nexter, e che mira a creare un gruppo europeo per la difesa terrestre (carri armati Leopard 2 A8 e nuovi blindati), Leonardo vorrebbe avere una quota pari ad un terzo della Joint Venture.

Un altro capitolo riguarda Airbus, con cui si potrebbero studiare collaborazioni più ampie nelle aerostrutture e altre opzioni, dallo spazio agli elicotteri militari. Secondo Equita che cita una fonte industriale, “c’è un progetto congiunto di Airbus e Leonardo per avere finanziamenti dal fondo europeo Edf per studiare un nuovo aereo da trasporto militare (Fasett), da mettere sul mercato per la futura sostituzione dei C130 di Lockheed”.

Vedremo cosa emergerà più avanti dall’atteso piano industriale, ma al momento gli analisti di Equita mantengono su Leonardo un rating “buy”, con target price a € 16.10.

Andamento da aprile di quest’anno di Leonardo. Fonte TradingView

Dal punto di vista grafico, con il progresso della seduta di oggi (+0,8%), Leonardo di sta avvicinando alla resistenza statica (linea rossa sul grafico) a 15 euro e in caso di breakout il titolo metterebbe nel mirino il raggiungimento dei 16 euro, prezzi mai più raggiunti dal 2017.